Omicidio Yara, Massimo Bossetti scrive una lettera del carcere: mi vergogno di essere italiano
Massimo Bossetti scrive un'altra lettera dal carcere: sono innocente, mi vergogno di essere italiano. Le ultime notizie
Sceglie di far sentire la sua voce Massimo Bossetti, e lo fa ancora una volta con una lettera. Sceglie di raccontare quello che sta provando, quelle che sono le sue emozioni. E il messaggio da lanciare è chiaro: “Mi vergogno di essere italiano” questo lo sfogo dell’uomo, oggi in carcere con l’accusa, in primo grado, di essere l’assassino di Yara Gambiarasio. I suoi legali sono certi della sua innocenza e aspettano di poter ricorrere in appello. Intanto Bossetti scrive, e racconta quello che sta passando dopo la sentenza.
Non è la prima volta che Bossetti decide di scrivere, e non è la prima volta che una sua missiva viene pubblicata su una nota rivista italiana; in una lettera pubblicata dal settimanale Oggi, a un mese dalla condanna all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Il muratore di Mapello ribadisce la sua verità e dice: “Mi vergogno altamente di essere italiano, ma resto molto fiero di non aver venduto la mia innocenza”.
Ha sempre ribadito la sua innocenza Bossetti. Lo ha fatto anche pochi minuti prima della sentenza in primo grado quando ha chiesto ai giudici di non commettere una ingiustizia, ribadendo di non avere nulla a che fare con la morte della piccola Yara. E infatti nella lettera pubblicata in esclusiva su Oggi, Bossetti dice che “sosterrà con forza, dignità e sempre a testa alta questa pesante e ingiusta mia croce, che porterò con il coraggio che mai potrà mancare agli innocenti”.
Non ha mai cambiato la sua posizione Bossetti, si è sempre detto innocente e continua a farlo. Per ora però, per la legge italiana, è lui l’assassino di Yara anche se per essere condannato in via definitiva, bisognerà attendere altri due gradi di giudizio. L’uomo chiude la lettera, firmandosi “Vostro guerriero Massy”.
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