Allarme Alga tossica in Puglia: le ultime notizie e le zone rosse
E' allarme alga tossica in Puglia nei primi giorni di luglio: ecco le zone rosse, quelle in cui il pericolo di contrarre infezioni è maggiore
Cattive notizie sul fronte mare. In alcune aree costiere della Puglia è stata rilevata la presenza di un’alga tossica, la Ostreopsis ovata. In particolare a Giovinazzo, in provincia di Bari, e a Torre Canne, in provincia di Brindisi, la presenza dell’alga ha raggiunto alti livelli. Nell’ultimo bollettino dell’Arpa Puglia, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente ha segnalato la presenza abbondante dell’alga anche a Bari e a Forcatella. In Puglia ci sono 20 siti che potenzialmente potrebbero essere interessati dalla presenza dell’alga. Nei primi 15 giorni di questo mese di luglio 2 di questi 20 siti segnalati sono stati contrassegnati con il bollino rosso.
ALGA TOSSICA IN PUGLIA ULTIME NOTIZIE: LE ZONE PIU’ COLPITE
Le zone che hanno ricevuto il bollino rosso sono: l’Hotel Riva del Sole a Giovinazzo, dove le cellule appartenenti all’alga sul fondale sono 1.981.000 e Torre Canne con quasi 7 milioni di cellule sempre sul fondale. A Lido Trullo e a Forcatella sono state assegnate le bandierine arancioni. In quantità minore l’alga è stata rilevata anche a Baia d’Argento (Taranto) e a Lido Lucciola (Bari) e a Porto Badisco (Lecce). Ma cerchiamo di capire di cosa di tratta. La Ostreopsis Ovata è un’alga tropicale che produce una sostanza tossica che potrebbe provocare danni alla salute. La tossina prodotta ha un’azione irritante e gli effetti possono essere dovuti o al contatto diretto con l’acqua del mare che comunque a causa della forte presenza dell’alga tende ad avere una colorazione rosa-rossa-verde-brunastra o attraverso l’inalazione di un aerosol marino in caso di vento e mareggiate. I sintomi più frequenti vanno dalla febbre alla faringite, alla tosse, alla cefalea, ma possono anche essere vomito e nause. Generalmente si presentano entro le 6 ore dall’esposizione al sole e nel giro di due giorni massimo tendono a sparire senza necessità di trattamenti farmacologici. Ad ogni modo gli esperti sconsigliano di sostare lungo le cose durante le mareggiate e di invitano ad essere prudenti specie in presenza di bambini, anziani e di persone affette da patologie respiratorie. Inoltre suggeriscono di non consumare ricci di mare provenienti dalle zone contaminate poiché potrebbero aver accumulato le tossine dell’alga.