La scomparsa di Mario Bozzoli: ritrovate tracce nelle scorie dei forni, è stato ucciso nella fonderia?
Le ultime notizie sulla scomparsa di Mario Bozzoli: ci sarebbero delle tracce di dna nelle scorie prelevate dai forni. Potrebbe essere dna dell'imprenditore? Ecco le ultime notizie con le indiscrezioni pubblicate in esclusiva sul settimanale Giallo
Sono indiscrezioni davvero clamorose quelle che leggiamo oggi sul nuovo numero di Giallo in edicola questa settimana. Dagli ambienti investigativi Bresciani sarebbero arrivate delle indiscrezioni relative alle indagini su Mario Bozzoli, l’imprenditore scomparso nel mese di ottobre da Marcheno. Di che cosa si tratta? Secondo quanto appreso dai giornalisti di Giallo che in questi mesi hanno continuato a seguire con grande attenzione il caso, ci sarebbero tracce del dna di Mario Bozzoli nelle scorie rinvenute nei forni dell’azienda di famiglia. Dopo la scomparsa dell’uomo, si è sempre avuta la sensazione che Mario da quel posto non fosse mai uscito. Per questo motivo si è cercato nei forni, si è fermata l’attività dell’intera azienda per cercare di capire chi avesse potuto commettere un simile omicidio. E’ possibile quindi che Mario sia stato gettato nei forni? Al momento, lo ricordiamo, quelle raccolte sono indiscrezioni. Nelle prossime ore le forze dell’ordine potrebbero anche rendere ufficiali questi esiti degli esami fatti nel lungo lavoro di ricerca.
I carabinieri di Brescia, così come i famigliari di Bozzoli, sono ormai convinti che anche Mario sia morto ( come Giuseppe Ghirardini, l’uomo che lavorava nella stessa azienda dell’imprenditore scomparso): infatti hanno indagato per omicidio e distruzione di cadavere i suoi nipoti Giacomo e Alex Bozzoli, figli del fratello Adelio, e due operai che erano di turno la notte della sua scomparsa, Oscar Maggi e il senegalese Akwasi Aboagye, detto Abu. Tutti e quattro gli indagati si dicono innocenti e hanno fatto sapere di non avere nessun legame con la scomparsa di Mario e quindi anche con il suo presunto omicidio.
Se l’indiscrezione relativa alle tracce di dna tra le scorie dei forni fosse confermata e se si arrivasse anche a dimostrare che quel dna umano, appartiene a Mario Bozzoli, allora la piega di queste indagini cambierebbe completamente. Se così non fosse si continuerebbe a parlare, a distanza di tanti mesi, del giallo di Marcheno, un giallo ancora irrisolto.