Attualità Italiana

Il marito di Eligia Ardita ritratta: costretto a confessare, ribadisce la sua innocenza

La nuova versione di Christian Leonardi sulla morte di Eligia Ardita: ritratta la sua confessione e racconta come sarebbero andate le cose la sera in cui sua moglie e la sua bambina sono morte

Christian Leonardi non ha ucciso sua moglie Eligia Ardita. E’ questo il nuovo punto di partenza nel processo che vede l’imputato accusato di aver ucciso la donna all’ottavo mese di gravidanza. Era stato lo stesso Christian a confessare, a dire di aver ucciso sua moglie al culmine di una lite. Ma nella prima vera e propria udienza, il Leonardi, si è presentato in aula dicendo di voler leggere una memoria difensiva nella quale spiega le sue motivazioni. Non è stato possibile ma gli avvocati hanno spiegato che cosa vuole dire adesso Christian: ritratta la sua confessione, non è stato lui a uccidere sua moglie. Parole che sono arrivate come un fulmine a ciel sereno per la famiglia di Eligia che non si aspettava una ritrattazione di questo tipo. Dopo l’udienza i legali di Christian hanno cercato di spiegare che cosa sia accaduto, spiegando anche i motivi della ritrattazione. Lo hanno fatto intervenendo in diretta in tv, nella puntata de La vita in diretta trasmessa ieri c’è stato un acceso dibattito tra la nuova avvocatessa di Christian e l’avvocato Scuderi che difendeva in precedenza l’uomo. E nella puntata di Quarto Grado in onda il 29 aprile, abbiamo ascoltato proprio quello che Christian avrebbe scritto di suo pugno nella memoria difensiva.

Christian racconta di esser stato costretto in qualche modo a confessare. Spiega che la sera in questione lui era in casa ed è stato chiamato da suo fratello e dall’avvocato Scuderi. Entrambi gli hanno fatto capire che non erano più certi della sua innocenza, gli hanno detto che c’era stata una perizia, qualcosa che avrebbe dimostrato senza ombra di dubbi che era stato lui a uccidere Eligia. Il fratello lo aveva supplicato di risparmiare alla famiglia la scena in cui i Carabinieri arrivano a casa e di ammanettano e di consegnarsi in modo spontaneo. In merito a queste dichiarazioni, che il legale di Christian aveva fatto anche a La vita in diretta, l’avvocato Scuderi si era già difeso, nel senso che nega ovviamente che le cose siano andate in questo modo. E aggiunge anche un altro passaggio, spiegando che se davvero ci fosse stata questa imposizione Christian avrebbe potuto ritrattare subito, anche il giorno dopo di fronte al procuratore.

Riportiamo la parte delle dichiarazioni in cui Christian quindi, racconta come sarebbero davvero andate le cose nella sua abitazione, la sera in cui Eligia è morta:

Ci tenevo a dire che non è mai esistita nessuna colluttazione tra me e mia moglie, quello che sono stato costretto a confessare dietro pressione di coloro che mi assistevano non è la verità nella maniera più assoluta, non è mai accaduto..I miei suoceri lasciarono casa mia verso le ore 22. Mia moglie mi disse: “Amore, sto impazzendo dal dolore al ventre”. Mi disse: “Fammi la puntura di seleparina”. Mi chiese di preparargli la solita tazza di camomilla… dopo esserci messi a letto, siamo rimasti a parlare e sorseggiare la camomilla… guardando mia moglie, diedi un bacio a lei e uno al pancione e dissi: “Buonanotte amori, vi amo”, e mi appinnicai… Verso le 23:05 circa, sentivo mia moglie che respirava male come un rantolo e dissi: “Amore, che hai?”. Non ricevendo risposta, non dava segni di ripresa ai miei insistenti richiami. “Amore che hai? Eligia, rispondimi”. Al che, presi il telefonino e chiamai il 118 spiegandogli che mia moglie non respirava, respirava molto a fatica e che era all’ottavo mese di gravidanza“.



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