Processo omicidio Yara Gambirasio: la parola a Massimo Bossetti che si difende

Le ultime notizie da Bergamo: Massimo Giuseppe Bossetti parla per la prima volta in aula e smentisce di aver mai conosciuto Yara, si dice innocente e dice anche che tutte le persone hanno detto delle bugie durante il processo testimoniando contro di lui

Massimo Bossetti non ha paura di dire quello che pensa in aula e dichiara: “Io non sto mentendo, lo hanno fatto quelli prima di me“. E’ una frase molto forte quella che l’imputato dice oggi in aula, per lui l’accusa è quella di aver ucciso Yara Gambirasio. Secondo la tesi dell’accusa Bossetti conosceva Yara, probabilmente si erano parlati un paio di volte, la tredicenne di Brembate si fidava di lui per questo la sera del 26 novembre 2010 è salita sul suo furgone. Ma Bossetti non è affatto d’accordo con questa ricostruzione e dichiara, con grande convinzione, che tra lui e Yara non ci sono mai stati contatti. “Cosa ho fatto quel giorno? Non me lo posso ricordare, per me era un giorno come tanti” queste le parole di Bossetti in aula a Bergamo il 4 marzo 2016. In merito alla testimonianza della Azzolin, la testimone che dice di aver visto Yara in compagnia di Bossetti, la famiglia Gambirasio precisa che Yara non sarebbe mai andata in macchina con un uomo dell’età di Bossetti, uno sconosciuto.

“Lei conosceva Yara?” ha domandato il pm. “Non la conoscevo, non l’ho mai vista – ha detto Bossetti -. Come me nessun membro della mia famiglia la conosceva. Conoscevo, per lavoro, il papà e solo di vista”.

Le parole di Bossetti in aula sono quelle di una persona serena, nei limiti di questa situazione, una persona che si fida dell’operato dei suoi legali. Il muratore ha dichiarato: ” Dottoressa io non sto mentendo, cosa che hanno fatto quelli che hanno preso questo posto prima di me“. Come dicevamo in precedenza Bossetti punta il dito contro tutte le persone che hanno parlato in aula prima di lui: “Salvo i miei consulenti qui hanno mentito tutti”. E ripete la questione ormai nota delle figurine: “Tornando a casa mi fermavo spesso a prendere le figurine in edicola per i miei figli. Mia moglie Marita si arrabbiava sempre e litigavamo perchè diceva che viziavo troppo i bambini“. Gli edicolanti non possono confermare se Bossetti sia passato o meno quella sera, hanno ribadito che, essendo un cliente occasionale, per loro era uno come tanti.



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