Attualità Italiana

Fabio Riondino, morto in un tragico incidente lo chef de La prova del cuoco

A 44 anni è morto lo chef Fabio Riondino, noto al pubblico per la sua partecipazione a La prova del cuoco, il programma di Antonella Clerici

Il suo sorriso non si dimentica, Fabio Riondino è morto in un incidente stradale, nel 2013 è stato uno degli chef de La prova del cuoco, era famoso ma i suoi progetti umanitari parlano di ben altro. Fabio Riondino aveva 44 anni, il cuoco foggiano che in tanti ricordano per la sua partecipazione al cooking show di Antonella Clerici, è morto mentre si trovava in vacanza con la famiglia nella Repubblica del Botswana. Un destino assurdo, adorava viaggiare, girava il mondo e l’Africa era tra i suoi pensieri di sempre, ma un incidente l’ha portato via soprattutto dalla sua bambina di tre anni e da sua moglie.

Erano insieme nel pulmino quando è accaduto ciò che non vorremmo raccontare. Il pulmino è stato investito da un treno in un passaggio a livello incustodito. La moglie di Fabio Riondino ha riportato una leggera ferita, la bimba è rimasta illesa. Non riusciamo nemmeno ad immaginare lo strazio di quei momenti.

Lo chef de La prova del cuoco aveva partecipato all’edizione del 2013 poi si era trasferito in Abruzzo, a Scanno. Lì c’è il ristorante di famiglia, dai suoi genitori era nata la passione per la cucina. La sua carriera però era destinata a volare anche altrove, fuori dai confini nazionali. Riondino era infatti anche direttore generale del World Italian Chef in Qatar.

Sulla sua pagina Facebook si legge il dolore di tanti amici increduli per quanto accaduto. Ci sono le bellissime foto di Fabio con la piccola Alice e sua moglie Sara, sono le foto della felicità, della loro vacanza. Era il 3 dicembre, le ultime immagini di gioia, poi purtroppo si possono leggere solo i post di chi commenta con dolore la tragica morte di Fabio.

Tra i messaggi: “Continuo a controllare ogni giorno la tua bacheca, in attesa che tutti i messaggi di cordoglio spariscano, in attesa di scoprire che è stato tutto solo un lungo, terribile,troppo doloroso incubo…”.



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