Attualità Italiana

Omicidio Teresa e Trifone: Ruotolo aveva chiesto ai suoi amici di mentire, perchè?

Le ultime notizie sull'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone: Giosuè avrebbe chiesto ai suoi coinquilini di mentire, ecco la ricostruzione di quella serata

Emergono altre novità sulle indagini che la procura di Pordenone sta portando avanti sul duplice omicidio. Chi ha ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone? Una risposta che le famiglie dei due ragazzi uccisi senza un perchè vogliono. Unico indagato Giosuè Ruotolo e proprio in merito al suo comportamento nel giorno dell’omicidio di Teresa e Trifone ci sono delle novità. Giosuè infatti avrebbe chiesto ai suoi inquilini di mentire. Ma mentire su cosa e perchè? 

Ricostruiamo questa vicenda. La sera dell’omicidio di Teresa e Trifone Giosuè e i suoi due coinquilini vengono chiamati in caserma: possono infatti sapere qualcosa sul possibile movente di questo omicidio. Giosuè prima di andare in caserma chiede ai suoi amici di non dire che in quel pomeriggio lui in macchina era passato nei pressi della palestra. Gli chiede di non dire nulla perchè magari se si sapesse che lui era lì le indagini lo coinvolgerebbero maggiormente e quindi potrebbe perdere il suo posto nella guardia di Finanza. I due ragazzi, che pensano probabilmente di non fare nulla di male, accettano e mentono quindi su quella serata.

Secondo l’ultima versione data dal Ruolto infatti lui nei minuti in cui Trifone e Teresa venivano uccisi si trovava davvero a pochi metri da loro, il che non fa comunque di lui, è necessario ricordarlo, un assassino. Ma come andarono le cose il giorno dell’omicidio di Teresa e Trifone, quel 17 marzo?

Secondo la ricostruzione degli inquirenti Giosuè esce di casa e poi torna all’ora di cena, parla con i suoi amici di quello che ha fatto e dice anche che quella sera non ha trovato posto per la macchia di fronte alla palestra ed è poi andato a correre. Intanto iniziano ad arrivare messaggi e chiamate a tutti e tre i ragazzi: si parla di un omicidio e della macchina di Trifone. I ragazzi cercano di mettersi in contatto con Trifone e non riuscendo a parlare con lui decidono di andare davanti alla palestra dove scoprono che il loro amico e Teresa sono stati uccisi.

Ma perchè Giosuè a casa parla del parcheggio della sua corsetta al parco? Lo ha fatto in modo naturale come si fa tra coinquilini oppure nelle sue intenzioni c’era quella di far ricordare ai suoi amici un dettaglio importante? Una cosa è certa: lui a quei ragazzi ha chiesto di mentire. E i due coinquilini hanno parlato solo quando il loro nome è finito nel registro degli indagati per poi uscire subito dopo le dichiarazioni. I ragazzi hanno raccontato quello che Giosuè avrebbe detto loro la sera dell’omicidio spiegando quindi il perchè delle loro bugie.

Una ricostruzione attenta e precisa anche nella puntata di Chi l’ha visto in onda il 14 ottobre 2015 puntata durante la quale l’avvocato di Giosuè ha voluto specificare ancora una volta che le bugie sono state dette da un ragazzo che dopo anni di sacrifici pensava di veder sfumare, come poi è successo, la carriera che da sempre aveva sognato.



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