Brindisi, donna muore dopo essere stata dimessa due volte dall’ospedale
A Brindisi, una donna di 47 anni muore dopo essere stata dimessa due volte dall'ospedale: otto i medici accusati di omicidio colposo...
L’ennesimo caso di malasanità potrebbe riguardare stavolta la provincia di Brindisi dove una donna di 47 anni è morta per cause ancora da chiarire dopo essere stata dimessa per ben due volte dall’ospedale Perrino dove era stata trasportata perché non stava bene. Una inchiesta è stata immediatamente aperta e otto sono i medici accusati di omicidio colposo. La donna, Antonia Antico, era stata ricoverata una prima volta giovedì. Era stata dimessa, ma due giorni dopo (ovvero il sabato) si era presentata nuovamente all’ospedale di Brindisi. Stesso epilogo finale, le dimissioni per questa assistente scolastica madre di due figli che soffriva anche di diabete ma che, secondo i medici presenti in ospedale al momento del suo arrivo, stava bene.
Cosa lamentasse al momento del suo arrivo in ospedale a Brindisi non è trapelato, fatto sta che le condizioni di salute della donna sono rapidamente peggiorate e per Antonella Antico è arrivata la morte. Gli inquirenti stanno adesso indagando per ricostruire una vicenda che ha ancora molti lati oscuri e che presenta purtroppo un tristissimo epilogo. Negligenza da parte dei medici che erano presenti al momento del ricovero della paziente e che per ben due volte l’hanno dimessa, convinti che non meritasse di essere sottoposta ad accertamenti? Lo sgomento è tanto e la famiglia della povera vittima è ancora sotto choc per una situazione che ha dell’inverosimile.
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Gli stessi familiari della vittima, originaria di Ceglie Messapica, avevano fatto denuncia ai carabinieri dopo averla portata per due volte al reparto d’urgenza senza tuttavia ricevere la giusta attenzione. Troppo affollato l’ospedale di Brindisi per dare udienza a una donna che asseriva di stare male? Intanto l’autopsia sul corpo della vittima è stata predisposta per i prossimi giorni e la Procura ha già fatto sequestrare le cartelle cliniche. Purtroppo però la famiglia non avrà indietro quello che ha perso…
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