Marco Vannini ultime notizie: un testimone dice di aver sentito urla e poi spari
Le ultime notizie dopo la morte di Marco Vannini: un testimone avrebbe raccontato di aver sentito anche delle urla provenire dalla villetta in cui il ragazzo è morto
Marco aveva solo 20 anni. Aveva tutta la vita davanti, un sogno da realizzare, una famiglia da costruire. Ma qualcuno ha deciso che la sua esistenza doveva fermarsi, senza un apparente perchè. Oggi i genitori di Marco Vannini chiedono a gran voce giustizia, chiedono di sapere che cosa sia successo nella villetta da Ladispoli dove Marco si trovava con i parenti della sua fidanzata. Chiedono la verità e presto potrebbe arrivare. Sono infatti attesi i risultati delle varie perizie chieste dalla famiglia ma anche i risultati delle indagini visto che si indaga per omicidio. Su Giallo novità importanti in merito al caso: un testimone avrebbe raccontato di aver sentito non solo lo sparo partire ma anche delle urla, probabilmente prima che il proiettile colpisse il ragazzo. Ma cosa è successo davvero in quella villetta? Si stava litigando o le urla sono successive allo sparo ed è stato davvero tutto un tragico incidente? Qualora si fosse trattato di una fatalità resta comunque la responsabilità della famiglia Ciontoli: l’attesa nel chiamare i soccorsi, la reticenza nel dire che il ragazzo era stato colpito da un proiettile, seppur per sbaglio.
Si legge su Giallo: “un testimone avrebbe raccontato ai carabinieri che pochi minuti prima di udire lo sparo che poi ha ucciso Marco, avrebbe sentito delle grida provenire dalla villetta della famiglia Ciontoli.” Chi stava urlando e perchè? Nelle ultime settimane la famiglia di Marco è stata ospite di diverse trasmissioni televisive mentre i Ciontoli hanno preferito affidarsi al loro avvocato che ha sempre fatto capire, dichiarandolo, che i protagonisti di questa triste storia avevano raccontato tutto quello che c’era da dire agli inquirenti per cui il tutto è affidato alle indagini.
Il dolore di mamma Marina: “Hanno lasciato morire mio figlio senza avvertire i soccorsi e fatto di tutto per nascondere la verità: non si tratta così neppure un animale. Non comprendo come abbiano potuto riprendere la loro vita così normalmente, oserei dire spensieratamente. Quelle persone non hanno una coscienza?”
Le indagini vanno avanti e si spera che al più presto si faccia luce su questa triste vicenda.