Riforma della scuola ultime notizie: cosa succede con le supplenze?
Riforma della scuola approvata, cosa succede alle supplenze? Il governo Renzi lancia un piano che mira ad assumere 150 mila docenti a settembre 2015...Le ultime notizie
La tanto attesa Riforma della Scuola è stata approvata questa mattina con 277 sì e 173 no: a favore del progetto illustrato dal Governo Renzi hanno votato Pd, Area popolare (Ncd-Udc), Scelta civica, Pi-Cd, Psi, Minoranze linguistiche (mentre i partiti contrari sono stati Fratelli d’italia, Forza Italia, Lega, Sel, Alternativa libera e M5S). Ma cosa cambia con la nuova riforma soprattutto per quanto riguarda il capitolo dedicato alle supplenze? Se lo chiedono in tanti ma le risposte ancora non sono chiare.
Riforma della scuola, cosa succede con le supplenze? Stando ai nuovi punti stabiliti dal Govero Renzi, l’obiettivo da raggiungere è quello di porre fine alle supplenze garantendo invece alle scuole un team stabile di docenti per coprire all’occorrenza cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze.
L’obiettivo dichiarato è quello di dare agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto e che invece viene meno quando si trovano a far fronte a lunghi periodi di supplenze con insegnanti che arrivano e poi se ne vanno, sostituiti a loro volta da altri. Insomma basta supplenze: così si potrebbe riassumere quanto fissato dalla Riforma della scuola che ovviamente ha toccato anche altri punti importanti, sottolineando l’importanza di trovare un po’ di continuità nel rapporto tra insegnanti e alunni, quello che alla fine ne ha maggiormente risentito negli ultimi anni. Il Governo Renzi dice no al precariato e promette un piano di assunzioni all’interno della scuola pubblica che ha come obiettivo quello di chiudere le Graduatorie ad Esaurimento attraverso un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015.
ASSUNZIONI TEMPO INDETERMINATO SCUOLA PUBBLICA, IL CONCORSO SLITTA DA OTTOBRE A DICEMBRE 2015
Inoltre dal 2016 si entrerà come docente ordinario solo ed esclusivamente attraverso concorso e si dirà quindi addio alle liste di attesa che fino ad oggi hanno tenuto banco con professori che per anni hanno atteso il fatidico momento che magari non è mai arrivato. Come sempre la Riforma della scuola crea grande dibattito e di certo non accontenta tutti: ma questo Matteo Renzi lo sa bene…