Il dna sui vestiti di Yara potrebbe non essere di Bossetti? La parola del genetista
Le ultime notizie sul caso Yara Gambirasio: a Giallo parla il genetista che ha scovato il dna di ignoto 1. Il dna sui vestiti di Yara può essere solo quello di Massimo Giuseppe Bossetti
Tra le prime domande fatte a Massimo Giuseppe Bossetti dopo il suo arresto quella riguardante il dna: come è finito il suo dna sui vestiti di Yara Gambirasio in particolare sugli slip? Il muratore di Mapello ha sempre negato di aver conosciuto Yara, ha negato di essere entrato in contatto con lei e ovviamente di averla uccisa e nel corso dei mesi ha fatto anche delle ipotesi per poter spiegare come il suo dna possa esser finito sui vestiti della tredicenne. Tra le varie ipotesi anche quella in cui si accusa un suo collega e per questo Bossetti è stato anche indagato per calunnie. A poche ore dall’inizio del processo che lo vedrà imputato con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio al settimanale Giallo parla uno dei più importanti genetisti italiani e spiega che il dna sugli slip di Yara è quello di Ignoto 1 non ci sono dubbi, è il dna di Massimo Giuseppe Bossetti figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni ed Ester Arzuffi.
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Si legge sul numero di Giallo in edicola oggi: “Nessuna possibilità di errore: il Dna trovato su Yara è di Massimo Bossetti”. Chi parla, in esclusiva a Giallo, è Giuseppe Novelli, 56 anni, genetista tra i massimi esperti in Italia e rettore dell’università Tor Vergata di Roma, l’istituto che ha coordinato le ricerche del cosiddetto “Ignoto 1”. Al professor Novelli si deve l’illuminante idea che l’assassino della povera Yara Gambirasio, 13 anni, fosse un figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno (Bergamo) individuato come il padre di “Ignoto 1”. Per gli avvocati di Bossetti invece il tutto è da dimostrare: da dimostrare che quello sia il dna di Bossetti, da dimostrare come eventualmente ci sia arrivato. E dalle ultime indiscrezioni si intuisce che la difesa sta lavorando anche a una nuova pista. Yara uccisa da un gruppo di bulli, ma è davvero possibile?
Il genetista intanto ribadisce: “Non c’è nessun dubbio che quella traccia biologica appartenga a Massimo Bossetti. È assolutamente possibile, per ragioni diverse e tutte ragionevoli, che il Dna mitocondriale non sia presente nella traccia. Pertanto è un elemento di rilevanza nulla”.