Attualità Italiana

Delitto Meredith: attesa per la sentenza, cosa succederà a Sollecito e ad Amanda?

Grande attesa per la sentenza della corte di cassazione in merito al processo per l'omicidio di Meredith Kercher. Amanda Knox e Raffaele Sollecito condannati o scagionati? Che cosa potrebbe succedere se risultassero colpevoli?

Una lunga giornata quella che attende Raffaele Sollecito. Una lunga giornata che potrebbe rimettere in discussione tutte le decisioni prese in passato. E mentre Sollecito arriva in aula per attendere la decisione della Cassazione, Amanda resta negli Stati Uniti, al sicuro. Approda in Cassazione il processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. I giudici saranno chiamati a decidere sui ricorsi contro le condanne a 25 e 28 anni inflitte dalla Corte d’assise d’appello di Firenze per il delitto compiuto a Perugia nel 2007. La sentenza dovrebbe arrivare in serata, in tv sarà seguita in diretta da Chi l’ha visto che si collegherà con il tribunale dove è attesa la decisione dei giudici della corte di Cassazione. Ma cosa potrebbe succedere se i giudici confermassero la colpevolezza di Amanda e di Raffaele ritenendo i due responsabili dell’omicidio della giovane Meredith? Se i ricorsi dovessero essere respinti le pene diventeranno definitive. Il dispositivo verrebbe subito trasmesso dalla Corte alla procura generale fiorentina che dovrà attivare (in poche ore è l’ipotesi più probabile) le procedure per l’arresto di Sollecito e quelle più complesse per l’estradizione della Knox. 25 anni di carcere per Raffaele Sollecito e 28 per Amanda. Ma gli Stati Uniti permetteranno il rientro in Italia della Knox? Difficile che questo avvenga. In ogni caso bisognerà prima attendere la sentenza: i due ragazzi infatti potrebbero anche esser giudicati innocenti ed essere quindi assolti. 

UNA STORIA LUNGA OTTO ANNI- Pochi giorni dopo dalla morte di Meredith,  i due ragazzi vennero arrestati dalla polizia il 6 novembre del 2007; Sollecito e la Knox vennero condannati in primo grado e assolti in appello nell’ottobre del 2011 venendo scarcerati. Hanno passato quattro lunghi anni in carcere, nel frattempo la loro vita in qualche modo è andata avanti. Amanda conquistò a suo modo l’opinione pubblica tanto che si pensò di fare un film su questa storia, film andato in onda anche in Italia. Raffaele intanto continuava in carcere i suoi studi. Quella sentenza fu poi però annullata dalla Cassazione (il 26 marzo del 2013) che per questioni procedurali rimise gli atti ai giudici fiorentini. Quindi la nuova condanna con la quale è stato anche disposto il divieto di espatrio per Sollecito (che giovedì compirà 31 anni). Durante questo periodo Raffaelle ha rilasciato diverse interviste sui giornali e nei vari programmi televisivi che si occupano di cronaca nera continuando a ribadire la sua innocenza. Anche Amanda da Seattle ha sempre portato avanti la sua tesi: lei non ha ucciso Meredith. Se non sono stati i due giovani allora chi avrebbe potuto fare del male a Meredith e quale sarebbe il movente di questo omicidio? La risposta ai giudici della cassazione che con la sentenza di oggi cercheranno di mettere un punto a una delle vicende più tristi della cronaca nera italiana.



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