Sparatoria palazzo Chigi, Giuseppe Giangrande resta in prognosi riservata
Sono ancora gravi le condizioni di Giuseppe Giangrande uno dei due Carabinieri rimasti feriti nella sparatoria di Palazzo Chigi
Resta ricoverato in prognosi riservata Giuseppe Giangrande, il più grave dei due carabinieri rimasti feriti ieri mattina nella sparatoria avvenuta davanti a Palazzo Chigi, durante il giuramento del Governo Letta. Entro 72 ore si saprà di più sulla situazione del brigadiere cinquantenne, rimasto vedovo da poco, che, in caso di sopravvivenza, rischia di rimanere paralizzato. Il proiettile che l’ha colpito, infatti, ha lesionato il midollo all’altezza delle vertebre del collo. A vegliare sul militare c’è la figlia Martina. Il bollettino medico diffuso in mattinata recita: «Il paziente resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente e nelle prossime ore verrà fatta una valutazione clinica. La mobilità ancora non può essere monitorata». Il direttore del reparto di Neurochirugia del Policlinico Umberto I, parlando ai microfoni di SkyTg24 ha dichiarato: «Il paziente lascia intendere di capire quello che gli viene chiesto. Valuteremo se le condizioni respiratorie siano ottimali per togliere l’intubazione o praticare una tracheotomia».
Situazione meno grave, invece, per l’altro carabiniere rimasto ferito dai proiettili sparati da Luigi Preiti. Francesco Negri, trentenne nato a Torre Annunziata (Napoli), infatti, ha subito la frattura della tibia, poco sotto il ginocchio. E’ stato operato nel pomeriggio di ieri per ridurre la frattura e nei prossimi giorni subirà forse altri interventi per tentare un immediato recupero nell’uso della gamba. Affianco al suo letto dell’Ospedale San Giovanni c’è la fidanzata Veronica, accompagnata dalla madre e dal fratello. Il direttore sanitario dell’Ospedale, Gerardo Corea, ha dichiarato: «E’ in ottime condizioni, ma continua a chiedere del collega. Gli abbiamo detto solo che ci sono altri medici che si occupano di lui». Parole di sostegno arrivano dagli esponenti politici, come il presidente della Camera Laura Boldrini «E’ una situazione inaccettabile, la figlia ha perso pochi mesi fa la madre e adesso vive ore angoscianti per il padre senza motivo. Vorrei che ci concentrassimo tutti su questo. Le istituzioni ci sono e io mi auguro che arrivi un segnale forte che lo Stato c’è». A far visita ai feriti sono andati anche il Sindaco Gianni Alemanno e il nuovo Presidente del Consiglio Enrico Letta.