Attualità Italiana

Sofia cure di nuovo bloccate, la sua mamma lancia un appello

Sofia deve lottare per la sua battaglia ma non può farlo: le cure sono state di nuovo bloccate

Purtroppo avremmo voluto parlarvi di Sofia per dirvi che le cure stavano andando bene, che la piccola dopo aver ripreso il suo percorso in ospedale aveva ritrovato il sorriso. Purtroppo non è così, ce lo comunicano Le Iene nella puntata in onda il 17 marzo 2013 in cui rivediamo di nuovo la mamma della piccola. La signora è costretta per l’ennesima volta a lanciare un appello: la sua Sofia ha bisogno delle cure con le cellule staminali e non può interromperle a causa di problemi burocratici o delle idee divergenti di medici italiani. Ennesimo appello quindi a chi dall’alto potrebbe fare qualcosa ma decide di non intervenire.

La mamma di Sofia è costretta quindi a tornare in tv e a lanciare un appello al ministro della salute Valduzzi per chiedergli di salvare la vita alla sua bimba: “La vita di mia figlia vale più delle loro scartoffie”. In effetti la cura con le cellule staminali ha sempre avuto effetti positivi su Sofia che invece da quando l’ha interrotta peggiora di giorno in giorno.

In Italia sono tante le persone che si sono mobilitate per la piccola Sofia: dalla gente comune a personaggi del mondo dello spettacolo. Sono tanti però anche i medici che hanno scritto sui giornali di come questo metodo non si indicato, considerazioni che alla famiglia della bambina non interessano visto che lei stava bene quando seguiva quelle cure.

L’inviato delle Iene Golia va a parlare con Marino Andolina, vicepresidente della fondazione Stamina. Il professore spiega perchè ci siano delle persone che si oppongono a questo metodo. Le definisce come “un gruppetto di piccole persone ignoranti” che non accetterebbero di vedere messo in discussione il loro parere sull’incurabilità della Sma1 perché ciò farebbe vacillare il loro status di grandi luminari della medicina.

Andolina sottolinea anche che se le cellule staminali fossero usate di più per le varie cure le case farmaceutiche avrebbero un duro contraccolpo perchè venderebbero molti medicinali in meno.
 



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