Festa della Donna, in Italia l’uomo la vuole a casa
8 marzo, Festa della Donna: l'uomo italiano la vuole a casa a svolgere le faccende domestiche
Oggi, 8 marzo, è la Festa della Donna, e serve a ricordare le conquiste delle donne a livello sociale, politico ed economico, nonchè le violenze di cui spesso si ritrovano ancora vittime, in molte zone del mondo. Nonostante questo però, in Italia, molti uomini sono ancora ancorati ad un’idea piuttosto tradizionalista del sesso femminile: le donne devono stare in casa, o comunque svolgere lavori dedicati a loro. Mentre la maggioranza delle persone dichiara di essere d’accorso con l’emancipazione femminile, e dunque con la presenza delle donne in ruoli importanti, come manager, o addirittura capo del governo o dello Stato, se si parla delle “proprie” donne, la musica cambia. L’uomo italiano vuole la moglie e la mamma (a volte anche la figlia) dedite alle faccende tradizionali che più le caratterizzano. Manageritalia, in occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo 2013, ha predisposto un rapporto annuale per documentare la situazione delle pari opportunità.
L’uomo italiano vuole ancora la donna in casa, dedita ai figli, alla cucina e alle faccende domestiche, agli acquisti, ecc. La situazione si rivela più grave però, considerando che anche le donne spesso sono d’accordo con questa visione ancestrale del rapporto uomo – donna.
La coordinatrice Gruppo Donne Manager di Manageritalia, Marisa Montegiove, ha definito la situazione italiana come “una realtà immobile e incapace“, e che il problema è “spesso più nella testa delle persone che nella vita di tutti i giorni“; vi è infatti un’incapacità nel “favorire una parità che la società comincia a proporci e imporci“. Inoltre, le donne italiane “si mostrano in alcuni casi più arretrate degli uomini“.
Dunque, in occasione di questa giornata dedicata alle donne, non ci dimentichiamo che le pari opportunità sono un diritto fondamentale. Sarebbe opportuno che la figura della donna fosse meno svalutata dalla pubblicità, dalla tv, e dalla politica, ricevendo maggiore importanza in tutti gli ambiti sociali.