Processo Scazzi, Sabrina e Cosima uccisero Sarah
Continua la requisitoria per il Processo Sarah Scazzi: il pm non ha dubbi, a ucciderla furono Sabrina e Cosima
Sono giorni infuocati quelli che si stanno vivendo a Taranto dove si stanno tenendo le requisitorie per il Processo sulla morte della piccola Sarah Scazzi. Accusate dell’omicidio della tredicenne di Avetrana Sabrina e Cosima Misseri continuano a dichiararsi innocenti mentre Michele, per l’ennesima volta anche ieri in tv, si prende tutta la responsabilità. L’accusa però non ha dubbi: a uccidere Sarah sarebbero state Cosima e Sabrina in un gesto d’impulso, non qualcosa di premeditato quindi. Michele subentrò solo in un secondo momento, quando bisognava intervenire per nascondere il corpo di Sarah. Non è stato quidi qualcosa di premeditato ma un gesto d’impulso, questa l’idea di Mariano Buccoliero che punta il dito contro Cosima e Sabrina dicendo che però avrebbero potuto fermarsi ma non l’hanno fatto. Cosa ha spinto le due donne a uccidere Sarah? Era davvero così profondo l’odio che entrambe provavano per la ragazza?
La ricostruzione di Buccolieri: “Il 26 agosto 2010 Sarah arriva a casa verso le 13.50, Sabrina è in veranda, Michele è in cucina e scende in garage. Sarah poco dopo va via turbata per tornare a casa, viene vista dal fioraio Giovanni Bucccolieri mentre Cosima e Sabrina l’hanno raggiunta per riportarla a casa. Il ritorno a casa Misseri è verso le 14.10, tra le 14.18 e le 14.23 Sarah non può più rispondere. L’azione omicida fu uno strangolamento che è durato da tre a cinque minuti”. Ma come mai Sarah invece che passare il pomeriggio in casa di sua cugina per poi andare al mare aveva preferito andare via e tornare a casa? Cosa era successo quel maledetto giorno?
Secondo Buccolieri qualcosa di molto strano accade quel giorno in casa. Perchè altrimenti Cosima e Sabrina si sarebbero messe in macchina per impedire che Sarah tornasse a casa a raccontare magari a Concetta oppure a suo fratello quello che aveva visto o sentito? E’ la storia tra Sabrina e Ivano che ha qualcosa a che fare con tutto questo?
Il pm non prende neppure in considerazione il fatto che sia stato Michele Misseri. L’uomo dal canto suo continua invece ad andare in tv e raccontare la sua personalissima versione dei fatti. Aveva giurato che non sarebbe più comparso sul piccolo schermo e invece eccolo nella domenica pomeriggio degli italiani. Buon gusto sarebbe anche da parte degli autori e dei conduttori dei vari canali non dargli spazio anche perchè da un anno ormai racconta sempre le stesse cose.