Uno chef de La prova del cuoco fa arrestare quattro mafiosi
E' Natale Giunta lo chef de La prova del cuoco che con coraggio ha denunciato i suoi estorsori riuscendo poi a farli arrestare tutti
Dietro ogni volto dei personaggi televisivi c’è una vita normale che spesso Antonella Clerici nella sua trasmissione La prova del cuoco cerca in parte di svelare per fare apprezzare di più al pubblico gli chef scelti con cura. In molti ricorderete Natale Giunta, uno degli chef diventato noto proprio per la sua lunga partecipazione al programma di cucina di Rai 1. E’ lui il cuoco che con gran coraggio ha denunciato quattro mafiosi rendendo poi possibile il loro arresto. Un’azione che non deve passare inosservata affinché il gesto di Natale Giunta sia da esempio a tutti, a chi si trova o si troverà nella sua stessa situazione.
Non è difficile intuire cosa è accaduto, cosa ha spinto il famoso chef de La prova del cuoco ad agire. Avrebbe dovuto pagare il pizzo, una richiesta estorsiva di 2000 euro. Dopo il suo primo rifiuto è arrivata una seconda richiesta, Natale non ci ha pensato a lungo e ha preso la decisione giusta, ha denunciato gli estorsori che in seguito sono stati arrestati.
La sua partecipazione a La prova del cuoco è durata nel tempo, ma ha anche partecipatp alle trasmissioni condotte da Gianfranco Vissani. Era ovviamente già un bravissimo chef, poi l’appellativo di Maestro dei fornelli.
Giunta è palermitano e nella su amata Sicilia organizza servizi di catering nei luoghi più belli dell’isola, è anche consigliere dell’Associazione Cuochi Italiani di Palermo ed è parte del Team Cuochi Pasticceri di Palermo. Una persona di certo nota grazie al suo lavoro e non solo per le presenze accumulate durante La prova del cuoco.
Numerose le medaglie vinte ai Campionati di cucina.
Poi nel marzo del 2012 gli emissari di Cosa nostra gli chiesero la “messa a posto”, duemila euro in una data e altri duemila in un’altra. In questo modo avrebbe ottenuto la “pace assoluta… ti levi questo pensiero”. Così gli avevano detto. Poi i rifiuti e le ovvie intimidazioni fino alla denuncia ai Carabinieri che dopo quasi un anno di indagini sono giunti all’arresto dei quattro malviventi