Il giornale di Telese Pubblico chiude dopo cento giorni
Si decide oggi la sorte di Pubblico il giornale di Luca Telese: si va verso la chiusura
Vita breve per il giornale fortemente voluto da Luca Telese. Il suo Pubblico chiude, il fallimento di questa operazione era stato già annunciato qualche giorno fa ma in queste ore arriva la conferma. O meglio, solo un miracolo nell’assemblea di oggi con un socio pronto a investire una somma di denaro potrebbe salvare il giornale. Nel frattempo sono senza parole i redattori che dall’1 gennaio 2013 si troveranno senza lavoro anche perchè pensavano che chi ha progettato questo lavoro aveva anche pensato a come trovare i fondi per andare avanti. “Noi eravamo convinti di avere fondi per andare avanti fino a primavera e poi avremo dovuto cercare altri finanziamenti. Invece il 7 dicembre è precipitato tutto: gli editori ci hanno detto che alla fine dell’anno avremo chiuso. È assurdo” queste le parole di una delle redattrici di Pubblico.
Telese spiega quello che è successo in poche parole durante la conferenza stampa: il suo Pubblico non ha preso un centesimo dallo stato; è un giornale che si regge sulle sue gambe ma dopo l’investimento iniziale nessuno dei soci ha voluto reinvestire in questo progetto e i lettori sono anche calati. Si è stimato che i veri affezionati sono 4000 ed evidentemente questa cifra non ha convinto i soci che avrebbero dovuto tirare fuori il capitale.
Oggi si deciderà tutto in un’assemblea ma pare che la sorte del quotidiano sia scontata. Commenta così Telese: “Basterebbero 500 mila euro, cinque giorni di “lavoro” di Veronica. Per me è un enorme dolore dire addio a questa avventura. Per tutti noi era una speranza: volevamo, anche in tempi di crisi, tirare fuori qualcosa di importante. Metterci dalla parte degli ultimi, raccontare il mondo. Ho messo su questa squadra di pazzi con grande passione, i mobili della redazione sono di Ikea e ci siamo scervellati tutti per montarli”.
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