Attualità Italiana

Le commese della Coop contro Luciana Littizzetto

Non è tutto oro quel che luccica...Le commesse della Coop non ci stanno e scrivono una lettera a Luciana Littizzetto

Avrete sicuramente visto in tv lo spot della Coop che ha come protagonista, nonchè come testimonial d’eccezione, Luciana Littizzetto. La comica di rai 3 piace tantissimo alle donne italiane ma a quanto pare le commesse della Coop hanno qualcosa da farle sapere. In una lettera aperta il loro sfogo per quello che reputano una pubblicità ingannevole. Quello che mostra la pubblicità non è quello che in realtà si vive nei supermercati, come si suol dire, non è tutto oro quello che luccica. Il messaggio arriva forte e chiaro da parte delle commesse che vogliono far sentire la loro voce:  La Coop siamo noi. Siamo donne lavoratrici e madri che facciamo la Coop tutti i giorni. Siamo sorridenti alla cassa, ma anche terribilmente incazzate“. Più chiaro di così si muore quindi.

Luciana Littizzetto cammina con il suo carrello nel supermercato a marchio Coop ma non sa cosa vuol dire lavorare in quell’ambiente, almeno secondo quella che è la convinzione delle donne che hanno deciso di scriverle una lettera. Lo fanno perchè a differenza delle classiche pubblicità che si vedono in giro, il fatto che sia proprio un’icona come la Littizzetto a spendere parole di stima per il brand, non lo digeriscono. Della serie non si può parlare di rispetto delle donne, del lavoro stando sul bancone di Che tempo che fa e mettere poi la faccia  per un brand che non rispetta neppure le norme basilari.

Ecco uno stralcio della lettera scritta dalle donne che lavorano nei vari punti vendita Coop: A comandare sono tutti uomini e non vige certo lo spirito cooperativo. Ti facciamo un esempio e per andare in bagno bisogna chiedere il permesso e siccome il personale è sempre poco possiamo anche aspettare ore prima di poter andare. Viviamo in condizioni di quotidiana ricattabilità, sempre con la paura di perdere il posto e perciò sempre in condizioni di dover accettare tutte le decisioni che continuamente vengono prese sulla nostra pelle”.

VIDEO NON DISPONIBILE

Non manca la risposta puntuale e precisa da parte della Coop che risponde con un comunicato alle parole delle lavoratrici che attaccano Luciana Littizzetto: “Riteniamo assolutamente infondate le informazioni contenute nella lettera aperta sia per quanto attiene i salari corrisposti, non certo compatibili con gli standard retributivi di un lavoratore a tempo pieno, sia anche per le modalità organizzative del lavoro; la strategia occupazionale di Coop, anche in un periodo di profonda crisi e di calo dei consumi, mira in primo luogo, come è evidente dai dati precedentemente evidenziati, a perseguire una politica di stabilizzazione del personale.



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