Attualità Italiana

Il web contro il ministro Fornero: “Choosy sarai tu”

La protesta dei giovani indignati: è questa l'Italia reale, non quella che descrive il Governo e il Ministro Fornero.

Sono state moltissime le polemiche che si sono sollevate dopo l’ennesima affermazione del ministro Fornero nei confronti dei giovani d’oggi. Ai giovani oramai, dal mondo della politica, è stato detto di tutto: che sono dei bamboccioni, che sono degli sfigati e, per ultimo, che sono troppo Choosy. Per chi non lo sapesse il termine è inglese ed è sinonimo di schizzinoso, pignolo, esigente, incontentabile. Il ministro Fornero ha etichettato così tutti i giovani, anche e soprattutto i precari, che non si accontenterebbero, a detta sua, dei lavoretti momentanei ma che pretendono di entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale, facendo quello che sognano, e subito. Ma il ministro Fornero forse non sa che in Italia la situazione è un’altra.In Italia la situazione è diversa, è fatta di laureati che non riescono ad entrare nel mondo di lavoro, per fare quello per cui hanno studiato, e sono costretti ogni mattina a indossare cuffie e microfono per sentire le lamentele dei clienti, in un call center. In Italia ci sono laureati in ogni disciplina che, non avendo trovato nulla da fare e per non pesare sulle famiglie, si mettono in sella ad un motorino e trasportano pizze, con ogni condizione meteo. In Italia ci sono giovani, brillanti laureati, che vorrebbero fare concorsi, vorrebbero diventare ricercatori, ma per loro non c’è mai posto. In Italia ci sono giovani, anche non laureati, ma determinati, intelligenti e talentuosi, che non riescono a trovare un lavoro perché “non hanno le conoscenze giuste”. E in Italia, infine, ci sono i figli dei ministri, proprio come la figlia della “professoressa” Fornero, che da anni sono assunti in università, con un contratto a tempo indeterminato. Ecco, per esempio, la figlia della Fornero, non è stata choosy, ma è entrata nel mondo del lavoro dalla porta principale… E che porta.

Su internet dopo l’affermazione del ministro tutti i giovani indignati si sono uniti in un blog, in cui raccontano la loro storia. Il nome del blog è Choosy sarai te: eccolo.



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