Attualità Italiana

Roma, la Cgil scende in piazza: le ultime notizie dalla manifestazione

Le ultime novità dalla manifestazione in piazza San Giovanni, in cui si parla di crisi, lavoro e disoccupazione.

È in corso oggi, sabato 20 ottobre 2012, una manifestazione nazionale della Cgil, in piazza San Giovanni, a Roma. Lo slogan della mobilitazione è “Il lavoro prima di tutto”. E oggi in piazza san Giovanni, fino alle 17:30, si incontrano lavoratori, studenti, precari, disoccupati, ricercatori e operai. Insomma tutti gli italiani che combattono ogni giorno contro la morsa della crisi economica. E infatti è questo l’argomento principale della manifestazione, che non ha indetto un corteo ma rimane aperta per tutta la giornata in piazza, per parlare senza mai fermarsi della crisi e della disoccupazione. La Cgil torna così a San Giovanni due anni dopo la manifestazione anti-Berlusconi del 27 novembre 2010.  Vediamo insieme le ultime notizie dalla manifestazione di piazza San Giovanni a Roma.È iniziata questa mattina, con l’inno di Mameli, la manifestazione indetta dalla Cgil,  il segretario generale della confederazione Susanna Camusso, per salutare i lavoratori e le lavoratrici ha ricevuto in omaggio, nello stand della Fiom, una felpa delle tute blu. Sulla manifestazione sono intervenuti anche Bersani e Di Pietro: “La Cgil ha buone ragioni per stare in piazza” , ha detto il segretario del Partito Democratico. Mentre su Facebook il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro scrive: ”L’IdV aderisce e partecipa con una propria delegazione alla manifestazione. E’ in atto un assalto frontale al mondo del lavoro portato avanti prima dai governi Berlusconi-Lega e poi dall’attuale esecutivo tecnico. Con le sue politiche di austerità, Monti ha infatti consolidato recessione e disoccupazione, colpendo i diritti dei lavoratori, i pensionati e le imprese che investono e producono nel nostro Paese. Non c’è tempo da perdere: il lavoro deve essere la priorità del centrosinistra alternativo alle politiche personalistiche di Berlusconi e neoliberiste di Monti”.

Intanto i lavoratori dalla piazza urlano le loro storie di crisi, come il segretario generale Fillea, che ha detto: “Nel nostro settore dal 2009 sono spariti 120mila lavoratori all’anno, che fa 328 al giorno: questo il drammatico bilancio dello tsunami che ha spazzato via 1/3 dell’Italia delle costruzioni. Abbiamo perso il 30% della produzione ed il 40% degli investimenti pubblici. Mentre i dati presentati recentemente sulle ispezioni nell’edilizia ci dicono che il 59% delle imprese è irregolare e ci sono stati 144 morti in quasi 10 mesi contro gli 86 dei primi sei mesi del 2011, nonostante il crollo di occupati e di ore lavorate”.

 



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