Attualità Italiana

Carabinieri idonei e mandati a casa: colpa della spending review

Superano il concorso ma vengono mandati via per i tagli del Governo Monti: la denuncia viaggia online.

In questo periodo di tagli, c’è da aspettarsi di tutto, anche quello che è successo a 1.500 aspiranti Carabinieri che, dopo aver studiato e faticato per passare il test ed entrare nel mondo che hanno sempre sognato, si son visti sbattere la porta in faccia, per via dei tagli. Eh sì perché il Governo Monti ha deciso di tagliare anche sul Ministero della difesa e così da 1.886 posti disponibili per il reclutamento di giovani carabinieri, i posti disponibili sono diventati solo 375. Dunque 1.511 persone idonee che sono state mandate a casa, etichettate come “idonei non prescelti”, per di più senza alcuna garanzia di blocco della graduatoria o di assunzione a scaglioni. La notizia la riporta il quotidiano online Today, e la denuncia arriva proprio da una ragazza partecipante al concorso. Ecco le ultime notizie.Irene D. scrive su Facebook un messaggio di rabbia contro la spending review che ha mandato a casa i 1.511 carabinieri idonei al concorso. Questa la sua denuncia, che viaggia su Facebook: “Vi scrivo per metterci a conoscenza di ciò che sta succedendo a 1600 ragazzi: lo stato ci ha beffati! Ora vi faccio una domanda: se aveste partecipato a un concorso pubblico per 1886 allievi carabinieri, foste risultati ‘idonei’ ma, a concorso concluso, il numero dei posti si fosse ridotto da 1886 a 375 cosa pensereste?”. La ragazza è demoralizzata e si chiede che Paese è l’Italia: “Dice di voler aiutare i giovani volenterosi e poi ci tratta così?”, scrive.

Sul caso è intervenuta anche Federconsumatori dicendo che si tratta di una “vera e propria beffa. Discutibile dal punto di vista umano ancora prima che da quello legale”. Quello che fa indignare ancora di più i cittadini è che i tagli della spending review troppo spesso riguardano i comuni mortali, e i posti di lavoro della gente “normale”. Ma non si interviene quasi mai sugli interessi della classe dirigente, chissà perché.

 

 



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