Attualità Italiana

Sarah Scazzi: due anni fa il delitto, chi è il colpevole?

Due anni fa la piccola Sarah usciva di casa per andare al mare ma di lei si perdevano le tracce in un afoso giorno di fine agosto. Oggi la ricordiamo mentre a Taranto si tiene il processo per cercare il suo assassino. Chi ha ucciso la piccola Sarah?

Sono passati due anni dal giorno in cui la tredicenne di Avetrana era uscita di casa per andare al mare con sua cugina Sabrina. Dopo quel pomeriggio di lei nessuno ha avuto più notizie fino a quando Michele Misseri non era crollato indicando il luogo in cui si trovava il suo corpicino e dichiarandosi colpevole. Dopo due anni però il colpevole non c’è: il processo è iniziato ma ad essere accusate dell’omicidio della piccola Sarah sono Sabrina Misseri e Cosima Serrano, figlia e moglie di Michele. Lui con l’omicidio non avrebbe a che fare in modo diretto; sarebbe infatti stato chiamato in un secondo momento solo per occultare il cadavere. Eppure lo zio di Sarah continua a dirsi colpevole: solo una volta ha ceduto dicendo di non avere nulla a che fare con la morte di sua nipote. Poi sempre la stessa versione “il trattore che non funzionava, il caldo alla testa, Sarah che scende nel garage…”. Una versione che abbiamo imparato a memoria ma che forse non ci convince.

Si dice sia stato e continuerà ad essere un processo mediatico quello di Avetrana e forse in parte è anche vero. Di certo non è colpa di chi sta a casa: i programmi tv sono stati invasi dai protagonisti di questa vicenda che hanno raccontato diverse versioni dei fatti rendendosi a volte anche ridicoli agli occhi dell’opinione pubblica che un’idea ce l’ha. Non conta però avere un indiziato perchè il fatto resta: una bambina di tredici anni è stata uccisa senza un apparente perchè; una bambina non crescerà, non saprà cosa vuol dire diventare grande e non potrà innamorarsi, crescere dei figli e vivere la vita. In tanti hanno parlato di Sarah forse anche troppo. Lei sola forse resterà l’unica persona a sapere cosa sia successo quel maledetto 26 agosto di due anni fa.



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