Attualità Italiana

Scandalo Nichi Vendola: indagato per abuso di ufficio

Nichi Vendola indagato per abuso di ufficio: avrebbe favorito la nomina di un primario.

Nella trappola degli scandali in politica c’è finito anche lui, il Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola. Dopo l’inchiesta choc che ha fatto tremare la Lega Nord a causa di bilanci falsificati, titoli di studio comprati, vacanze pagate dal partito e soldi pubblici contanti prelevati dagli esponenti del partito, adesso tocca alla Puglia fare i conti con un nuovo affaire. Nichi Vendola, secondo le ultime notizie, avrebbe favorito la nomina di un primario e per questo motivo è indagato per concorso in abuso d’ufficio. Lo ha reso noto poco fa lo stesso Vendola che ha convocato una conferenza stampa d’urgenza. La nomina in questione è quella che riguarda il prof.Paolo Sardelli, primario di chirurgia toracica all’ospedale ‘San Paolo’ di Bari. Vendola ha detto ai giornalisti di aver ricevuto oggi dalla procura, tramite i militari della Guardia di finanza, un avviso di conclusione delle indagini. Nella stessa indagine figura anche la ex dirigente dell’Asl di Bari Lea Cosentino, divenuta nota come Lady Asl in inchieste riguardanti l’imprenditore ‘Gianpi’ Tarantini. Ecco le ultime notizie.Le parole della conferenza stampa di Nichi Vendola, accusato di abuso di ufficio e iscritto nel registro degli indagati

Nella conferenza stampa il governatore della Puglia, Nichi Vendola ha spiegato che «l’accusa nasce solo e soltanto dalle dichiarazioni della dottoressa Lea Cosentino». Quest’ultima, ha spiegato il leader di Sel – Sinistra Ecologia e Libertà -, «asserisce che all’origine di questa mia veemente interferenza ci sarebbe la mia amicizia con il professor Paolo Sardelli, elemento questo che è stato già autorevolmente smentito nei mesi scorsi dal professor Sardelli che ho conosciuto per essere una vera promessa della scienza medica». Ma «io – ha precisato Vendola – a questo concorso, come a tutti i concorsi, mi sono interessato nella misura di chiedere che fossero concorsi veri, che avessero una platea credibile di partecipanti e che potesse vincere il migliore».

 



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