Gelo in Italia: diciannove le vittime
L'ultima vittima del gelo in Italia è un camionista, salgono purtroppo a diciannove le morti causate dal freddo che non accenna a diminuire
Salgono purtroppo a diciannove le vittime del gelo, dell’inaspettata neve che in Italia sta creando allarme e disagi da nord a sud. Ma non è finita e questa affermazione spaventa davvero perché il freddo gelido persisterà almeno fino al 12 febbraio, mentre dal giorno di San Valentino ovunque dovrebbe migliorare. Intanto questa mattina soprattutto a Milano le temperature sono scese ancora con meno dieci. E se al principio vedere scendere i fiocchi di neve ha fatto sorridere molti, felici dell’evento, la notizia della diciannovesima vittima sembra irreale. Si tratta di un camionista bloccato con il suo tir, ovviamente a causa della neve, lungo la superstrada del Liri, alle porte di Avezzano. L’uomo, che aveva 68 anni ed era residente a Bologna, con molta probabilità è stato colto da un malore.
Da solo è morto nel Molise anche un pensionato di 84 anni, ma quando è stato trovato la sua morte risaliva già a qualche giorno prima, sempre a causa di un malore.
Facile comprendere che con questo gelo i più deboli sono gli anziani e i senza tetto. Nel mantovano un extracomunitario di circa quaranta anni è stato trovato privo di vita in un casolare abbandonato.
La neve è scesa anche in Calabria e in Sicilia, ma oltre a piccoli disagi e rallentamenti nella circolazione stradale è al nord e al centro che si sono registrate e ancora persistono le vere difficoltà.
Si tratta chiaramente di un fenomeno eccezionale e il climatologo Vincenzo Ferrara spiega che è “determinato da una anomalia nella coincidenza di eventi atmosferici, ovvero l’allungamento dell’anticliclone atlantico fino alle zone artiche ha creato una situazione di blocco invertendo la circolazione atmosferica e causando la discesa di bolle di aria fredda dalla massa Siberiana fino alla nostra Penisola… dal 14 sull’Italia la morsa dovrebbe allentarsi”.