Roma, sicurezza: arrivano i bus antiaggressione
Roma, arrivano i bus antiaggressione: si tratta di autobus con cabine blindate che circoleranno nelle zone periferiche della città, zone molto spesso teatro di violenza anche ai danni degli autisti atac.
Il 2011 volge al termine e a Roma, purtroppo, troppo spesso si è parlato di violenza. Nell’ultimo anno infatti, nella capitale gli episodi di violenza e malavita sono stati tantissimi: ricordiamo le sparatorie, gli agguati ma non solo, anche le risse in città. Per far fronte a questo problema sicurezza a Roma sono in arrivo 200 autobus antiaggressione. Entro la fine dell’anno infatti, l’azienda per il trasporto pubblico, l’Atac, metterà a disposizione 178 mezzi da 18 metri dotati di maniglione antipanico e 22 mezzi da 12 metri su cui l’azienda del trasporto della capitale ha provveduto a creare nuove cabine blindate direttamente progettate e realizzate da Atac. Vediamo insieme di cosa si tratta.Secondo le ultime notizie i 200 bus si sommerebbero ai 50 già in servizio dotati di cabina di sicurezza e saranno impiegati sulle linee più calde: si tratta principalmente di zone periferiche, molto spesso teatro di avvenimenti spiacevoli. Giusto per citarne qualcuna, stiamo parlando di zone come Acilia, Magliana e Tor Bella Monaca. In queste località, negli ultimi mesi, si è registrato il maggior numero di aggressioni ai danni di autisti e passeggeri. I nuovi mezzi sono stati presentati ieri, 27 dicembre 2011, nella sede Atac di via Prenestina dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dall’assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma e dall’amministratore delegato Atac, Carlo Tosti. «La sicurezza nel trasporto – ha detto Alemanno – e nella mobilità è essenziale per Roma e va tutelata perchè sappiamo che il mezzo pubblico è un passaggio obbligato per molti cittadini. Ringrazio l’Atac per questo grande sforzo perchè sapere che c’è una cabina antiaggressione blindata a bordo dei bus previene le azioni dei malintenzionati». Per Aurigemma i nuovi bus «non sono un regalo di Natale ma un atto dovuto da parte dell’amministrazione verso quelle persone che ogni giorno trasportano migliaia di romani a scuola o a lavoro». Tosti ha poi voluto sottolineare che quello portato a termine «era un impegno che avevamo già preso lo scorso ottobre e siamo riusciti a rispettare i tempi. Siamo riusciti a gestire un progetto interno aziendale senza il contributo di manodopera esterna ma valorizzando le maestranze Atac».