Nutella sotto accusa in Germania: la sentenza
La sentenza del tribunale di Francoforte fa discutere e conduce gli italiani a prendere le difese dell’amata Nutella; qual è la colpa della famosa crema alla nocciola?
La Ferrero è sotto accusa, la Nutella, o meglio le etichette dei barattoli della cioccolata spalmabile, sarebbero fuorvianti e condurrebbero i consumatori ad acquistare il prodotto perché convinti che sia ricco di vitamine e sali minerali e non così calorico. E’ l’unione federale delle associazioni di consumatori tedeschi ad avere sollevato il problema rivolgendosi al tribunale di Francoforte da cui hanno ottenuto la sentenza che intima alla Ferrero di cambiare le etichette di tutti i barattoli di Nutella in Germania, pena una multa di 250 mila euro.
Ovviamente la Ferreo ha già annunciato il ricorso in appello. Vediamo cosa ha fatto scattare davvero la protesta da parte delle associazioni tedesche.
In base al verdetto le etichette sulla Nutella sono colpevoli di riportare i valori di grassi e carboidrati calcolati su una dose di 15 grammi, mentre i valori di vitamine e sali minerali sono evidenziati con un altro colore e calcolati su una dose di 100 grammi. Questo indurrebbe i consumatori tedeschi ad un consumo troppo elevato di Nutella perché ingannati dalle etichette e dal fabbisogno giornaliero di vitamine.
La questione è stata portata dinanzi al giudice dall’esperta giuridica Susanne Einsiedler che ha sottolineato l’inganno della Ferrero nei confronti di chi facendo la spesa non si può soffermare a leggere con attenzione ogni singolo prodotto che sta per acquistare calcolando le percentuali di vitamine o grassi. La critica è stata accolta e la sentenza emessa.
Riflettendo sulla giusta necessità di trasparenza sulle etichette di qualunque prodotto si acquisti al supermercato, quanti di voi aprendo un barattolo di Nutella hanno pensato che per ricevere il giusto apporto di vitamine giornaliero fosse buona abitudine consumarne almeno un quarto? Magari…