Metropolis fa i conti con la Camorra: il giornale di Salerno e Napoli riceve intimidazioni
Non è una scena da film ma quella che è successa oggi nella redazione del giornale Metropolis è una pagina di vita quotidiana. Alcuni uomo entrano in redazione e invitano i giornalisti a fermare la messa in stampa del giornale. Succede davvero: niente news per il giornale diffuso in provincia di Napoli e di Salerno […]
Non è una scena da film ma quella che è successa oggi nella redazione del giornale Metropolis è una pagina di vita quotidiana. Alcuni uomo entrano in redazione e invitano i giornalisti a fermare la messa in stampa del giornale. Succede davvero: niente news per il giornale diffuso in provincia di Napoli e di Salerno e sapete perchè? Pare che ci sia lo zampino della Camorra anzi forse in questo caso non si dovrebbe parlare di semplice zampino…Secondo le indiscrezioni riportate da varie testate giornalistiche pare che si sia trattato dei familiari di un boss della camorra che è attualmente in carcere. Metropolis avrebbe sbagliato nel pubblicare una notizia, o meglio la notizia era anche corretta ma c’era un qualcosina che non andava. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Metropolis e le minacce della Camorra- andiamo per ordine. Intanto chi è questo boss e chi sarebbero queste persone che si sono introdotte all’interno della redazione. Si tratterebbe dei familiari di Salvatore Belviso, esponente del clan D’Alessandro; l’uomo si trova in carcere.
Ecco invece quale sarebbe la notizia. Il giornale parlando delle nozze in carcere del boss avrebbe detto che si tratta di un “pentito” mai dire una cosa simile se non è vero. Ed ecco quindi l’invasione in redazione e la richiesta di bloccare diffusione del giornale, visto che per la stampa ormai non si poteva fare nulla, e di fare una smentita televisiva. Su metropolis tv si sarebbe poi dovuta correggere e rettificare la notizia.
Parla i direttore responsabile che ha provveduto a denunciare subito l’accaduto: “E’ un episodio gravissimo – dichiara Del Gaudio – è una vera e propria intimidazione che mira a limitare la libertà di stampa. Questo gesto non fermerà il nostro lavoro di cronisti che hanno sempre raccontato i fatti del nostro territorio”.
Mentre si provvedeva alla denuncia il giornale intanto spariva da tutte le edicole…