Attualità Italiana

Manovra economica in Italia, da oggi l’aumento dell’Iva: tutto costerà di più

A partire da oggi, gli italiani sanno che fare shopping, andare a fare la spesa o andare a farsi fare una piega dal parrucchiere costerà di più: è la conseguenza dell‘aumento dell’Iva al 21%, deciso dalla manovra economica appena varata. Ma cosa vuol dire che l’Iva aumenterà? Vuol dire che le cose costeranno, al lordo, […]

A partire da oggi, gli italiani sanno che fare shopping, andare a fare la spesa o andare a farsi fare una piega dal parrucchiere costerà di più: è la conseguenza dell‘aumento dell’Iva al 21%, deciso dalla manovra economica appena varata. Ma cosa vuol dire che l’Iva aumenterà? Vuol dire che le cose costeranno, al lordo, lo 0.8% di più. L’aumento dell’Iva è uno dei principali effetti della manovra che entra in vigore da oggi, 17 settembre 2011. Sempre oggi però acatteranno anche le nuove misure di lotta all’evasione.

Alcune misure, come quelle del carcere per i grandi evasori fiscali sono state depotenziate, ma resta la legge che  consente all’amministrazione fiscale di controllare i movimenti bancari dei contribuenti senza necessariamente avviare un accertamento. Questa dovrebbe essere letta come un’arma in più, che potrà essere utilizzata con il nuovo redditometro. Inoltre, già da domani entrano in vigore le novità sull’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione, e soprattutto occhio ai trasferimenti all’estero. Vediamo insieme tutte le notizie su questa manovra, che entra in vigore da oggi.Parte immediatamente il bollo del 2%, con un minimo di 3 euro, per le somme inviate fuori attraverso i ‘money transfer’. Da domani ci sono alcune novità anche per coloro che faranno domanda di pensione: infatti, come deciso, lo scatto di carriera dell’ultim’ora non inciderà più ai fini dell’assegno: l’avanzamento deve essere durato almeno tre anni. Per quanto riguarda i lavoratori statali che a partire da domani faranno domanda di pensione, slitterà il tfr di 6 mesi per le pensioni di vecchiaia e di 24 per quelle di anzianità. Ma, in tutto ciò, come dicevamo prima, la novità che colpirà il maggior numero di pensioni a partire da oggi è quella dell’aumento dell’Iva. La maggior parte degli alimentari, infatti, è tassata con l’Iva al 4 o al 10%, che non sono state toccate dalla manovra. In poche parole, ogni 100 euro di spesa l’aumento dovrebbe essere al massimo di 83 centesimi. L’incremento dell’aliquota Iva dal 20% al 21% avrà certamente l’effetto di ridurre le risorse disponibili del settore privato a favore delle pubbliche amministrazioni ma il principale effetto depressivo riguarderà i consumi, come fa sapere Confcommercio. Il Codacons avverte che potrebbe essere “una stangata a regime, su base annua, pari a 290 euro per una famiglia di 3 persone e a 385 per una di 4”. Per i soli carburanti, tra aumenti e rincaro dell’Iva Federconsumatori e Adusbef calcolano un esborso di 471 euro in più.

 

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