Melania Rea ultime notizie, si indaga in caserma tra ricatti sessuali e spie
Le ultime notizie sul caso di Melania Rea potrebbero arrivare non solo dalla procura di Teramo e da quella di Ascoli ma anche da quella di Roma. L’indagine infatti si sta allargando: per ora si tratta di due cose distinte ma l’una potrebbe aiutare a chiarire l’altra. La novità è che si sta indagando sulla […]
Le ultime notizie sul caso di Melania Rea potrebbero arrivare non solo dalla procura di Teramo e da quella di Ascoli ma anche da quella di Roma. L’indagine infatti si sta allargando: per ora si tratta di due cose distinte ma l’una potrebbe aiutare a chiarire l’altra. La novità è che si sta indagando sulla caserma di Ascoli e che tre soldati, tra i quali non c’è Salvatore Parolisi sono indagati per aver costretto delle soldatesse, di grado inferiore al loro, ad avere dei rapporti sessuali. Sappiamo che Salvatore Parolisi ha avuto due relazioni: una con Ludovica e l’altra con Rosa. In entrambi i casi però si è trattato di un rapporto che ha coinvolto entrambi nel senso che le donne non erano costrette ad aver dei rapporti con il Caporal Maggiore. Negli altri casi pare invece che le soldatesse fossero minacciate e quindi poi costrette. Ma cosa c’entra tutto questo con l’omicidio di Melania Rea?
Forse la donna ha scoperto tutto quello che stava succedendo nella Caserma “Clementi” e aveva minacciato suo marito di svelare tutto. Forse anche qualcun’altro sapeva che Melania aveva scoperto tutto e ha voluto aiutare il caporal maggiore a chiudere la bocca a una potenziale minaccia. O forse ancora Parolisi è completamente estraneo ai fatti e qualcun’altro spinto dalla paura ha deciso di uccidere Melania.
Per ora una sola cosa è certa: la procura di Roma sta indagando. Il reato ipotizzato è quello previsto dall’art. 146 del codice penale militare di pace: e cioè “minaccia a un inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri”. La pena prevista per questo reato è la reclusione militare fino a cinque anni.
Sembrerebbe poi che Salvatore Parolisi sin dai primi giorni dopo il ritrovamento del corpo di Melania si sentisse spiato da qualcuno. Pare che gente vicina a lui lo pedinasse e registrasse tutte le sue conversazioni.
Oltre a tutto questo schifo c’e’ dell’altro personale riferito a parolisi perche’ altrimenti come me lo spiegate il dna tra le gengive di parolisi?
Se come ipotizzate nell’articolo, invero in alternativa proprio subalterna alle altre, che “Salvatore sia estraneo ai fatti”, per cui è indagato, e presto sarà imputato, del reato di omicidio volontario aggravato della moglie, ed io aggiungerei anche premeditato, “e qualcun altro spinto dalla paura ha deciso di uccuidere Melania”, mi sapete rispondere perché Parolisi abbia imbastito il “falso alibi” del parco giochi delle altalene sul pianoro di Colle San Marco, dove sicuramente Melania non è mai stata, quel 18 aprile, giacchè questo è ormai l’unico punto certo e fermo delle indagini, ed il caporalmaggiore vi ha fatto capolino con la figlioetta solo dopo le 15,30?!? Che bisogno c’era di dire una menzogna così palese?!?