Palermo non dimentica: oggi 19 luglio 2011 fiaccolata per Paolo Borsellino
Oggi, 19 luglio 2011, tutta Palermo si fermerà per ricordare, anche con altre manifestazioni in programma in diversi comuni siciliani, la strage di via Mariano D’Amelio, avvenuta nello stesso giorno di 19 anni fa. Come ricordiamo, vennero uccisi con un’autobomba, il 19 luglio 1992, il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino e gli agenti della […]
Oggi, 19 luglio 2011, tutta Palermo si fermerà per ricordare, anche con altre manifestazioni in programma in diversi comuni siciliani, la strage di via Mariano D’Amelio, avvenuta nello stesso giorno di 19 anni fa. Come ricordiamo, vennero uccisi con un’autobomba, il 19 luglio 1992, il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino e gli agenti della polizia di Stato che lo scortavano: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina,Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Per questo motivo oggi, dopo 19 anni, Palermo tornerà a riflettere, e lo farà alle 16.58, con un minuto di silenzio in via D’Amelio. Alle 20 poi, partirà una fiaccolata da piazza Vittorio Veneto che giungerà in via D’Amelio.Lucia Borsellino, la figlia del magistrato, ha spiegato come certe ferite non si rimarginino mai: non sarà mai troppo il tempo che passa. “Vedere che il mondo non dimentica ci spinge ad andare avanti”, ha detto Lucia Borsellino, aggiungendo che il raggiungimento della verità sulla strage di via D’Amelio farebbe bene all’umanità intera. Non è mancato il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha parlato della strage di via D’Amelio come il culmine di una delle fasi più gravi e inquietanti della sanguinosa offensiva della criminalità organizzata contro le istituzioni democratiche. Con l’attentato di via D’Amelio si volle colpire – dice il capo dello Stato – sia un simbolo della causa della legalità che, con rigore e abnegazione, stava svolgendo indagini in grado di piegare le più agguerrite forme di delinquenza sia un uomo che, con il suo esempio di dedizione e la sua dirittura morale, stava mobilitando le migliori energie della società civile dando a esse crescente fiducia nello stato di diritto.