Attualità Italiana

Aruba mette in ginocchio migliaia di siti, senza spiegazioni

Una vera e propria rivolta contro Aruba, l’azienda che offre ai siti internet servizi di hosting e posta elettronica, quella che è avvenuta nelle scorse ore sui social network, Twitter in particolare. Improvvisamente infatti, i siti con domini Aruba, compreso il nostro sito di informazione www.ultimenotizieflash.com, hanno iniziato a non funzionare: un blocco che è […]

Una vera e propria rivolta contro Aruba, l’azienda che offre ai siti internet servizi di hosting e posta elettronica, quella che è avvenuta nelle scorse ore sui social network, Twitter in particolare. Improvvisamente infatti, i siti con domini Aruba, compreso il nostro sito di informazione www.ultimenotizieflash.com, hanno iniziato a non funzionare: un blocco che è andato avanti per circa due interminabili ore, e che ha causato danni e disagi non indifferenti. Inoltre, c’è anche da aggiungere che è la seconda volta che Aruba va in down: il precedente infatti è stato lo scorso aprile, quando, a causa di un incendio nella sede dei server di Arezzo, migliaia di siti web sono rimasti bloccati, per quasi mezza giornata.Sarà stato forse anche il precedente, lontano solo tre mesi, oltre al fatto che l’azienda non ha dato spiegazioni sul blocco temporaneo (mentre l’altra volta comunicò tempestivamente l’incendio) a far infuriare moltissimi internauti, che hanno dato sfogo alla loro rabbia usando Twitter. Morale della favola: mentre piano piano tutti i siti coinvolti nel problema – quelli che avevano il dominio registrato da Aruba – stanno tornando alla normalità con grandi sforzi per rimettersi in carreggiata, l’azienda di hosting è finita (naturalmente gratuitamente) sulle prime pagine di moltissimi quotidiani on line, blog e siti di informazione. Sono in molti a parlare di strategia di marketing. Ma l’assunto “nel bene o nel male purché se ne parli” questa volta non è idoneo a spiegare una situazione del genere: per moltissimi utenti infatti, Aruba ha perso credibilità, un danno alla reputazione non indifferente. Come si giustificherà l’azienda? E’ questo che si chiedono tutti su Twitter.

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