Napoli, rifiuti: la Lega non approva il decreto
Tensione per il decreto rifiuti tra le forze della maggioranza. Mentre il Governo cerca di affrettare i tempi per evitare sanzioni europee e l’aggravarsi della crisi napoletana, la Lega fa ostruzionismo e ribatte che, dopo aver scaricato al sud migliaia di tonnellate pericolose di immondizia, quella normale, generata dalla vita cittadina, deve restare al sud. […]
Tensione per il decreto rifiuti tra le forze della maggioranza. Mentre il Governo cerca di affrettare i tempi per evitare sanzioni europee e l’aggravarsi della crisi napoletana, la Lega fa ostruzionismo e ribatte che, dopo aver scaricato al sud migliaia di tonnellate pericolose di immondizia, quella normale, generata dalla vita cittadina, deve restare al sud.
Una posizione forte, che i leghisti non intendono abbandonare, minacciando addirittura la stabilità del governo. Si cerca un compromesso al decreto, inviando le regioni limitrofe alla Campania ad accettare i rifiuti napoletani o anche a quelle che si offrono di guatare, almeno temporaneamente lo smaltimento della grande giacenza a terra.
Si spera in un accordo tra le Regioni, auspicato con forza anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano che ha invitato non solo i parlamentari napoletani, ma tutte le forze politiche a risolvere il problema.
Chi è sceso in campo per aiutare concretamente il sindaco di Napoli De Magistris è l’Idv di cui il sindaco fa parte. Un lavoro impegnativo per cui l’Idv sta cercando di provvedere ad un accordo, un compromesso che aiuti la Campania a liberarsi dei rifiuti. La Lega invece, si appella alla sentenza del Tar del Lazio che vieta di portare i rifiuti al di fuori della propria regione. Per questo la Campania potrà farlo solo se ci sarà accordo con alcune regioni.
Tutti sperano in una soluzione prossima e decisiva per risolvere il problema napoletano, ma una decisione che deve essere solo il principio di una gestione molto più attenta allo smaltimento dei rifiuti per evitare e questa volta davvero, di ritornare al punto di partenza, quello, per intenderci, di una nuova crisi che mette in ginocchio un’intera regione.
Teresa Corrado