Fabio Fazio: nel palinsesto Rai c’è, ma lui scrive una lettera
Il palinsesto Rai per il prossimo autunno è stato approvato Fabio Fazio con il suo Che tempo che fa sarà ancora in tv. Ma quanto ci vuole realmente stare Fabio Fazio alla Rai? Questa è la domanda che un pò tutti si fanno nelle ultime ore soprattutto dopo la lettera che il conduttore ha scritto […]
Il palinsesto Rai per il prossimo autunno è stato approvato Fabio Fazio con il suo Che tempo che fa sarà ancora in tv. Ma quanto ci vuole realmente stare Fabio Fazio alla Rai? Questa è la domanda che un pò tutti si fanno nelle ultime ore soprattutto dopo la lettera che il conduttore ha scritto su Repubblica spiegando quali sono le cose che lo turbano. Per ora sappiamo che il programma seguitissimo di Rai 3 è presente nel palinsesti ma che Fazio deve ancora rinnovare il suo contratto, lo farà?
Inizia così la lettera che Fabio Fazio ha scritto a Repubblica:
“CARO Direttore, da oltre sei mesi ho dato la mia entusiastica adesione al direttore di Rai Tre Paolo Ruffini che mi aveva proposto di proseguire “Che tempo che fa” per i prossimi tre anni così come di ritrovarmi sin da gennaio con Roberto Saviano per una nuova edizione di “Vieni via con me“…
Le intenzioni di continuare quindi fino a qualche tempo fa, e forse tutt’ora ci sono. Ma ce lo spiega lo stesso Fazio quello che poi è successo in seguito.
Fabio Fazio scrive a Repubblica: leggiamo alcune parti significative della lettera
Si pone una domanda il conduttore di Che tempo che fa: “Che cosa ha impedito o impedisce al precedente e all’attuale Direttore generale di rinnovare i contratti in scadenza di alcuni fra i protagonisti della tv pubblica?”…
Come vi ricordavamo in precedenza infatti il contratto di Fazio come quello di Milena Gabanelli non è stato ancora rinnovato. Ma oltre a porsi al domanda si da anche subito la risposta.
“Nel mio caso, lo dico per sgombrare il campo da eventuali dubbi, l’accordo economico è stato immediatamente trovato, ma quello su cui accordo non può esserci è la rinuncia alle garanzie minime e indispensabili per continuare a svolgere il mio mestiere nello stesso identico modo in cui si è svolto sino ad oggi.”
Qualcuno infatti aveva malignato sul fatto che Fazio volesse avere uno stipendio maggiore, altri mormoravano, e basta leggere gli articoli su “Il Giornale” che il conduttore volesse fare il furbetto e avere due stipendi. Forse invece Fazio vorrebbe semplicemente avere la possibilità di poter parlare liberamente nei suoi programmi e di poter fare anche Vieni Via con me in compagnia di Roberto Saviano.
“Ho chiesto di poter continuare ad andare in onda con “Che tempo che fa” sulla stessa rete, nello stesso orario e per la stessa durata, di poter continuare a gestire gli ospiti con l’autonomia che si deve riconoscere a un qualunque gruppo di professionisti della televisione, di poter continuare ad avvalermi della presenza di Gramellini, dell’appuntamento irrinunciabile con Luciana Littizzetto e naturalmente di Roberto Saviano…”
Queste le richieste ma come si legge subito al rigo successivo queste garanzie non ci sono state.
“Ma che senso ha? Come si può lavorare in questa maniera, immaginare nuovi programmi, costruire novità, sperimentare e magari sbagliare anche? In una parola fare televisione. Quale è la colpa che ci viene imputata?”
In tutto ciò la volontà dei telespettatori che pagano il canone dove finisce? 10 milioni di italiani hanno visto Vieni via con me, quasi 4 milioni di italiani seguono ogni sabato e domenica Che tempo che fa. Tutto questo ce lo dimentichiamo?
Per continuare a leggere la lettera di Fabio Fazio: Lettera su Repubblica di Fabio Fazio
Filomena Procopio
( immagine tratta da Il messaggero.it)