Attualità Italiana

Referendum nucleare: si voterà, il sì della Consulta

Dunque si voterà anche per decidere l’implementazione o meno dell’energia nucleare nel nostro Paese. A riferirlo è la Consulta, che in queste ore ha deciso se accettare o meno il ricorso del Governo, che aveva chiesto di eliminare in extremis il quesito sull’energia atomica. Si andrà al voto nei giorni 12 e 13 giugno prossimi […]

Dunque si voterà anche per decidere l’implementazione o meno dell’energia nucleare nel nostro Paese. A riferirlo è la Consulta, che in queste ore ha deciso se accettare o meno il ricorso del Governo, che aveva chiesto di eliminare in extremis il quesito sull’energia atomica. Si andrà al voto nei giorni 12 e 13 giugno prossimi per abrogare o attuare la normativa che prevede l’installazione di centrali nucleari nel nostro Paese. La Corte Costituzionale ha respinto all’unanimità il ricordo presentato dall’Avvocatura dello Stato su iniziativa della Presidenza del Consiglio. In sostanza, è ammissibile il nuovo quesito referendario riformulato dalla Cassazione. Secondo il vice avvocato generale dello Stato, Maurizio Fiorilli, il quesito sul nucleare andava dichiarato inammissibile perché le nuove norme non parlano di nucleare e perché la natura del referendum non avrebbe più carattere abrogativo ma piuttosto consultivo se non propositivo. Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, ha affermato che dopo quest’ultima lezione giuridica e di civiltà, ci auguriamo che il governo la smetta di frapporre bastoni tra le ruote del referendum sul nucleare. Antonio Di Pietro inoltre ha voluto ricordare che votare è un diritto e un dovere dei cittadini previsto dalla Costituzione e che quindi devono essere i cittadini stessi a decidere sul proprio futuro, specie su una materia così delicata, come quella della costruzione di centrali nucleari sul nostro territorio che interessa tutti i cittadini, anche coloro che hanno votato, e ancora vogliono votare, a favore di questo governo.

Ricordiamo i nostri lettori che essendo un referendum abrogativo è necessario votare SI per abrogare la norma, NO per non abrogarla: in altre parole, si vota SI per dire NO al nucleare, alla privatizzazione dell’acqua e alla legge sul legittimo impedimento. Al contrario, si vota NO per dire SI all’attuazione delle medesime normative.

Ecco qui una guida al referendum: come si vota, quando e perché: clicca qui

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