Attualità Italiana

Andria, Castel del Monte: vanno in scena gli atti vandalici

I graffiti sui muri dei palazzi, per le strade, nelle stazioni sono ormai parte integrante della nostra società. Siamo abituati a queste particolari forme di espressione tipiche delle sottoculture giovanili che reputano i graffiti  un modo per manifestare i propri ideali e per imporsi in chiave contraria a quella che è la norma. Forme d’arte […]

I graffiti sui muri dei palazzi, per le strade, nelle stazioni sono ormai parte integrante della nostra società. Siamo abituati a queste particolari forme di espressione tipiche delle sottoculture giovanili che reputano i graffiti  un modo per manifestare i propri ideali e per imporsi in chiave contraria a quella che è la norma. Forme d’arte insomma che agli occhi di alcuni possono addirittura sembrare creative, originali. Certo quando l’espressione del sè, però, viene disegnata su uno dei monumenti principali pugliesi, considerato il fiore all’occhiello di Andria, Castel del Monte, occorre rifletterci su. Questi graffiti, per quanto interessanti e comunicativi si trasformano in cicatrici, a volte indelebili, che feriscono profondamente monumenti antichi e ricchi di significato.

Castel del Monte non era mai stato imbrattato di scritte e sicuramente Federico II, quando ne ordinò la sua costruzione non avrebbe mai pensato che i suoi contemporanei potessero usarlo per manifestare, attraverso graffiti, le loro idee e opinioni nè ovviamente le generazioni a venire. Invece, nonostante i controlli effettuati all’ingresso di questo mastodontico castello, qualche ragazzino è riuscito nell’intento di voler dimostrare il proprio amore nei confronti del partner attraverso un “ti amo”, utilizzando una bomboletta spray direttamente all’ingresso del castello. Così, l’indomani davanti agli occhi dei custodi e dei turisti si è presentato il muro che circonda il castello: una orribile scritta nera a segnare l’opera d’arte rimasta quasi intatta nei secoli. Per rendere l’idea della sua importanza, Castel del Monte è patrimonio mondiale Unesco dell’Italia e non è stata la “prima vittima” di atti vandalici. Ultimamente, infatti, ad Andria il fenomeno è in crescita e si è iniziato da un altro monumento, quello ai Caduti. Più che espressione di amore, sembra quasi essere una sfida che l’incivile o gli incivili sembra vogliano lanciare alle autorità.

Giselda Cianciola

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