Beatificazione Giovanni Paolo II, è tutto pronto per il 1° maggio
E’ il Papa che tutti abbiamo amato, impossibile dimenticare Papa Giovanni Paolo II, la sua voce e la grande forza che lo ha accompagnato lungo tutto il suo percorso, che in parte ha accompagnato anche noi. Il primo maggio sarà il gran giorno, la beatificazione di Giovanni Paolo II a Roma farà in modo di […]
E’ il Papa che tutti abbiamo amato, impossibile dimenticare Papa Giovanni Paolo II, la sua voce e la grande forza che lo ha accompagnato lungo tutto il suo percorso, che in parte ha accompagnato anche noi. Il primo maggio sarà il gran giorno, la beatificazione di Giovanni Paolo II a Roma farà in modo di unire ancora una volta una folla così immensa da non riuscire quasi a vederne la fine, come accadeva quando era ancora in vita, come è accaduto quando è andato via dalla vita terrena.
Numerosi gli eventi in programma per dire un piccolo grazie al grande amore che Karol Wojtyla ci ha lasciato in dono.
La beatificazione si terrà durante la Messa del primo maggio in piazza S.Pietro alle 10 del mattino, ma già il 30 aprile, dalle 20,30 alle 22,30 si potrà partecipare alla grande veglia di preghiera al Circo Massimo presieduta dal cardinale Agostino Vallini. Sarà data ai fedeli la possibilità di pregare per tutta la notte in otto chiese del centro storico nel percorso tra Circo Massimo e Piazza S.Pietro, dove ci sarà l’educazione eucaristica e la possibilità di confessarsi.
Dopo la S. Messa di Beatificazione presieduta da Benedetto XVI, davanti all’altare della Confessione si potranno venerare le spoglie di Giovanni Paolo II, senza limiti di orario, fino all’ultimo fedele.
Il 2 maggio alle 10,30 si chiuderà il programma con la S. Messa di ringraziamento per la Beatificazione del Servo di Dio.
Numerosi gli eventi locali correlati alla Beatificazione del Papa e le manifestazioni che Giovanni Paolo II guarderà dall’alto applaudendo e sorridendo come ha sempre fatto.
S.L.
Karol Wojtyla, eletto papa col nome di Giovanni Paolo II nel 1978, annunciava che la corruzione del clero, dei vescovi, preti e frati e la loro perversione sessuale, che miete vittime fra ragazzini e ragazzine, non escluse le donne altrui e le suore, sono da ascrivere totalmente alla depravazione dei costumi ed alla degradazione della morale nella “società moderna”. Insomma, noi abbiamo abbandonato la fede nel cattolicesimo (ormai solo il 17% in Europa lo è effettivamente) ed ecco i risultati! Ma è poi vera un’idea del genere o è un modo piuttosto imbarazzante di trarsi d’impaccio di fronte al dilagare della pedofilia che ha colpito in particolare il suo pontificato, insieme con tutti gli scandali finanziari della Banca Vaticana o IOR e i finanziamenti in nero alla sua Polonia affinché Walesa si liberasse dal giogo comunista, l’attentato alla sua persona, il delitto degli Estermann nella Santa Sede, la sparizione della giovane Emanuela Orlandi, le collusioni con i regimi sanguinari dell’America del Sud, l’Opus Dei, la P2 di Licio Gelli, il programma controriformistico e di restaurazione della Chiesa arcaica medievale, fedelmente seguito da Ratzinger nell’attuale pontificato… In realtà, come abbiamo ampiamente dimostrato nel presente studio, la corruzione morale del clero ha attraversato come una gigantesca stella, visibile di giorno e di notte, la vera storia del papato. Tuttavia, la differenza essenziale delle epoche precedenti rispetto a quella contemporanea consiste nell’analfabetismo che allora regnava incontrastato, un ostacolo insormontabile alla conoscenza delle vicende reali, delle cospirazioni e dei complotti che hanno segnato in maniera indelebile la nostra società. La mancanza altresì dei mezzi di comunicazione di massa impediva alle notizie di raggiungere ogni angolo più remoto della Terra. Infine, il poderoso controllo, avuto in passato dall’Ekklesia sui governi aristocratico-fascisti e sui loro organi di giustizia civile, ha impedito che fossero inquisiti i responsabili di esecrandi abusi sessuali. In tempi recenti, il cosiddetto Decreto Salvapreti dell’attuale governo clericofascista di Berlusconi ha approvato norme analoghe al più fosco passato: non è permesso ai giudici mettere sotto controllo il cellulare di un sacerdote se non si ha preventivamente l’autorizzazione del vescovo, del cardinale ed infine del papa. Il che equivarrebbe a dire ai terroristi, impegnati in un attentato, che le forze dell’ordine stanno organizzando una retata per incastrarli. Suvvia, se fossimo almeno coerenti in questa italietta neofascista dovremmo procedere in questo modo e proporre che il Decreto Salvapreti venga esteso anche ai mafiosi, agli eversori ed agli spacciatori. Insomma, non so se ci rendiamo conto del sopruso continuo a cui ci sottopone il Vaticano: per indagare su un cittadino italiano si deve chiedere il permesso ad uno stato straniero . Come vedremo più avanti, invece, proprio certe intercettazioni telefoniche hanno permesso di incastrare, nell’ultimo decennio in particolare, delinquenti matricolati che – proprio perché preti – speravano di essere immuni da ogni indagine da parte delle leggi civili e penali dello stato in cui operavano. Ciononostante, se non ci fosse stata la presa di coscienza civile, politica ed etica del mondo dei fedeli e dei laici non si sarebbero mai e poi mai potuti liberare tutti i demoni della malvagità, corruzione e pedofilia che albergano nei palazzi dell’oligarchia ekklesiastica e nei loro paradisi immorali e fiscali.
da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ (Nexus Edizioni) 517 pagine, 130 immagini, € 25 http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Product.jsp?PRODID=S
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