Immigrati: è scontro Italia – Francia
C’è stato un nuovo scontro tra i vertici istituzionali italiani e francesi. Roma e Parigi sembrano non trovare un compromesso, se così lo vogliamo chiamare, sulla questione immigrazione. Com’è noto, molti degli immigrati arrivati negli ultimi mesi in Italia hanno espresso la loro volontà di andare a vivere proprio nel Paese di Sarkozy. Ma la […]
C’è stato un nuovo scontro tra i vertici istituzionali italiani e francesi. Roma e Parigi sembrano non trovare un compromesso, se così lo vogliamo chiamare, sulla questione immigrazione. Com’è noto, molti degli immigrati arrivati negli ultimi mesi in Italia hanno espresso la loro volontà di andare a vivere proprio nel Paese di Sarkozy. Ma la Francia ha sospeso per tutta la giornata di ieri i treni che dalla stazione di Ventimiglia, Liguria, sono diretti in Francia e il traffico sui binari è tornato regolare solo nella serata di ieri.
Non ha tardato a farsi sentire la reazione delle autorità italiane, la Farnesina infatti ha dichiarato che in relazione alla sospensione unilaterale del traffico ferroviario a Ventimiglia, il Mistro degli Esteri italiano Frattini, avrebbe dato immediate istruzioni all’ambasciatore d’Italia a Parigi per svolgere un passo diplomatico presso le Autorità francesi per esprimere la ferma protesta da parte del Governo italiano e chiedere chiarimenti per le misure sulle stop dei treni. Misure che appaiono illegittime e in chiara violazione con i generali principi europei.
L’Italia ha passato, in queste ultime ore, due notti senza sbarchi sull’isola di Lampedusa per via del forte vento e del mare grosso che ha scoraggiato migranti e scafisti a partire. Mentre i rimpatri, dopo quello dei 59 tunisini avvenuto ieri a Lampedusa, riprenderanno domani. Attualmente nell’isola siciliana ci sono 124 immigrati tunisini, di cui 61 sono ospiti del Centro d’accoglienza, altri 25 si trovano alla Stazione marittima e ben 38 sono minori.
Nel frattempo Parigi ha fatto sapere che “non c’e’ alcun cambiamento” nella politica per l’immigrazione.
Sara Moretti