Roberto Castelli rivela la proposta della mafia
Flash news – Durante una conferenza stampa, il senatore Roberto Castelli ha annnunciato che nel 2003-2004, quando era titolare del ministero di Grazia e Giustizia, rifiutò un'”avance” da parte di importanti capi di Cosa Nostra, dalla mafia, che gli proponevano determinate agevolazioni (tra cui, pare, l’abolizione o l’ammorbidimento del regime carcerario 41 bis), in cambio di una […]
Flash news – Durante una conferenza stampa, il senatore Roberto Castelli ha annnunciato che nel 2003-2004, quando era titolare del ministero di Grazia e Giustizia, rifiutò un'”avance” da parte di importanti capi di Cosa Nostra, dalla mafia, che gli proponevano determinate agevolazioni (tra cui, pare, l’abolizione o l’ammorbidimento del regime carcerario 41 bis), in cambio di una pubblica dichiarazione di dissociazione dall’organizzazione. Castelli ha rivelato che, in completa autonomia dal punto di vista politico, ma comunque con l’accordo ed il supporto di alcuni importanti magistrati, rifiutò categoricamente l’offerta di trattative con la mafia, e in questa scelta poi fu irremovibile.
Questa di Castelli fa scalpore perchè è una dichiarazione spontanea, ma è solo l’ennesima e più recente conferma di quanto già più volte trapelato: la mafia nel corso degli anni ha più volte tentato, in vari modi, di intervenire sul 41 bis (il trattamento di carcere particolarmente duro riservato appunto ai mafiosi). Questo dimostra che tale regime carcerario è particolarmente temuto dagli appartenenti a Cosa Nostra, e ciò significa che, evidentemente, funziona.
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