Barcone affondato: il Giornale elimina commenti offensivi lettori
Commenti sconcertanti sono stati fatti dagli utenti del sito de “il Giornale”, sulla vicenda del barcone ribaltatosi nelle acque di Lampedusa. Sono sopravvissute solo una cinquantina di persone, sulle 300 che si trovavano a bordo. Tra i morti ci sono anche bambini. La notizia dovrebbe farci provare almeno un po’ di tristezza, per le persone […]
Commenti sconcertanti sono stati fatti dagli utenti del sito de “il Giornale”, sulla vicenda del barcone ribaltatosi nelle acque di Lampedusa. Sono sopravvissute solo una cinquantina di persone, sulle 300 che si trovavano a bordo. Tra i morti ci sono anche bambini.
La notizia dovrebbe farci provare almeno un po’ di tristezza, per le persone che purtroppo non ce l’hanno fatta, andando in contro ad una morte terribile. Ma pare non sia stato così. Sul sito del giornale di Paolo Berlusconi, i commenti di ieri sono stati tutt’altro che clementi e solidali, mostrando la rabbia con cui questi sbarchi vengono visti da tante persone, ma anche l’intolleranza.
A prevalere nei commenti è il menefreghismo nel confronti della tragedia avvenuta. Ad esempio un utente dice: “NON ME NE FREGA NULLA. Se fossero restati al paesello, sarebbero vivi”, e si augura che “pesino, come macigni, sulla coscienza di chi li vuole”. C’è poi chi si chiede “perché dobbiamo andare sempre noi a riprenderli”, e consiglia di fare come Malta, puntando “contro i loro barconi i cannoni”. Qualcun altro invece dice che “dovrebbero ribaltarsi tutti i barconi” che arrivano sulle nostre coste. Ancor più pesanti le parole di chi esprime amarezza perché si è dovuto attendere “l’intervento della natura” affinché un barcone affondasse.
Ma qualcuno ci va giù in maniera ancora più pesante dicendo: “Voglio dare un’applauso al mare e al vento che sono i veri italiani. Però 48 superstiti. Troppi. Bisogna fare meglio la prossima volta se tentano ancora. Per tutti i buonisti io dico: E’ immorale dare aiuto e conforto al nemico!!”. Ma non è l’unico a dimostrare dispiacere per chi è sopravvissuto, in quanto qualcun altro afferma che il numero di superstiti sia alto, ed esprime la speranza che “non se ne trovino altri in vita”.
A dimostrare la chiusura nei confronti di questa povera gente, vi è l’emblematica citazione da “Il Piave Mormorava” postata da uno dei lettori: <<Si vide il Piave rigonfiar le sponde e come i fanti combattevan l’onde. Rosso del sangue del nemico altero, il Piave comandò: “Indietro va’, o straniero”>>.
Fortunatamente la redazione ha ritenuto opportuno eliminare tali commenti poco consoni ad un evento tragico come questo, postando un commento in cui hanno scritto di dissociarsi nella maniera più assoluta da chi ha deciso di commentare sul loro sito. I commenti sono stati rimossi a causa del loro contenuto troppo offensivo. Si invita poi alla calma e alla moderazione del dibattito.
Assunta De Rosa