Attualità Italiana

Terremoto Roma 11 maggio 2011, parla l’esperto

Continua a fare notizia la “voce” che l’11 maggio 2011 un terremoto devastante potrà colpire Roma. Stavolta a smentirla, però, ci pensa un esperto. “Non c’è alcun elemento scientifico che ci permette di azzardare una simile previsione: è una pura e semplice leggenda metropolitana che sta montando nel web e, anche nelle scuole”: a dichiararlo […]

Continua a fare notizia la “voce” che l’11 maggio 2011 un terremoto devastante potrà colpire Roma.

Stavolta a smentirla, però, ci pensa un esperto. “Non c’è alcun elemento scientifico che ci permette di azzardare una simile previsione: è una pura e semplice leggenda metropolitana che sta montando nel web e, anche nelle scuole”: a dichiararlo è Gabriele Scarascia Mugnozza, direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma La Sapienza. Il comune di Roma non è certo un’area ad elevata pericolosità sismica, tanto che non ci sono tracce storiche di terremoti devastanti con epicentro nella città.

Come risulta dalla ”Classificazione Sismica del Lazio” messa a punto dalla Regione, a Roma si possono risentire gli effetti di terremoti che avvengono in due aree, le uniche che possono essere interessate da fenomeni di questo genere sono i Colli Albani, a più di 20 km dalla capitale, e l’Appennino abruzzese, a oltre 100 km di distanza, dove i terremoti possono raggiungere la magnitudo 7.

Il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra ci tiene a porre l’accento sul fatto che attualmente è impossibile pensare di prevedere i movimenti sismici, poiché non abbiamo conoscenze sufficienti.
Ciò che preoccupa maggiormente in queste voci è quindi il quadro diffuso di superstizione e creduloneria, ma soprattutto pochissima cultura geologica, proprio in un paese “in cui terremoti, frane, alluvioni ed eruzioni vulcaniche sono presenti nelle cronache quotidiane”. Lo stesso insegnamento della geografia come materia scolastica, termina il professore, “è sempre più ridotto ed è ormai quasi scomparso dai programmi scolastici”.

Giusy Cerminara

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