8 Marzo Festa della Donna, mai più violate?

In una giornata dedicata alle donne e volta a ricordare quella triste giornata del 1908, mi piacerebbe fare una domanda ai nostri lettori: nel 2011, le donne, di chi si possono fidare? Se guardassimo ai dati recenti la risposta appare molto ovvia e scontata: di nessuno. È notizia di qualche giorno fa quella di uno […]

In una giornata dedicata alle donne e volta a ricordare quella triste giornata del 1908, mi piacerebbe fare una domanda ai nostri lettori: nel 2011, le donne, di chi si possono fidare?

Se guardassimo ai dati recenti la risposta appare molto ovvia e scontata: di nessuno. È notizia di qualche giorno fa quella di uno stupro in caserma al Quadraro, ieri un’altra notizia simile, oggi una notizia che lascia davvero a bocca aperta. In provincia di Viterbo, un infermiere responsabile di sala è stato arrestato perché ha abusato di una paziente sotto anestesia, in attesa di essere sottoposta ad un esame endoscopico. Pare che il capo sala non lavorasse nemmeno in quell’ambulatorio, ma che si sia diretto lì appositamente per violentare la donna. Bisogna avere anche il sospetto di non esser state violate quando si è sotto anestesia, care donne. Per non parlare delle violenze che avvengono tra coppie, o di quelle non denunciate per paura.

È normale tutto questo? È normale, nel 2011, che una donna debba avere sempre paura di essere stuprata da qualsiasi persona? È normale che non ci si può fidare nemmeno di forze dell’ordine o del personale sanitario? Forse non ci si rende conto che siamo in una situazione di “allarme” violenze. Al contrario, sembra che tutto sia normale.

Qualche giorno fa abbiamo parlato della manifestazione di Roma, al colosseo, “Mai più violate”, manifestazione che si è tenuta ieri ai piedi del monumento capitolino. È stato realizzato un manifesto che dipinge un volto di donna, con fiori colorati al posto dei capelli. Queste le parole del sindaco Alemanno: “Per lungo tempo il Colosseo è stato un luogo di oppressione,  trasformatosi poi in simbolo di civilta’. Da questo luogo sono sempre partiti messaggi importanti. Siamo tutti in prima linea per combattere la violenza contro le donne. Retaggio di un antico maschilismo, di un nuovo edonismo. Come istituzione, dobbiamo dare assolutamente risposte in termini di sicurezza, ma anche di valori profondi legati anche alla parita’ di diritti tra uomo e donna“.

I dieci punti programmatici del manifesto sono stati letti da personaggi noti quali Raul Bova, Michele Placido, Nancy Brilli, Massimiliano Rosolino, il presidente delle donne marocchine in Italia che ha letto insieme con il responsabile dei rifugiati politici iraniani in Italia, l’attrice Laura Lattuada, il pugile Vincenzo Cantatore.

Con l’augurio che questa manifestazione non rimanga un evento a sé stante, auguri a tutte le donne che credono in un’ Italia migliore.

Sara Moretti

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