Patrigno tortura e uccide il figlio di due anni: la madre si fidava di lui
Negli Stati Uniti, un patrigno tortura e uccide il figlio di due anni: la madre si fidava di lui
Un patrigno tortura e uccide il figlio di due anni. La madre si fidava di lui e per questo glielo aveva affidato. Lo considerava al pari di un nonno. Benché non fosse il reale padre del piccolo di soli due anni, la madre aveva fiducia in quell’uomo. Per questo, una donna del Maryland ha affidato il suo bambino all’uomo che le aveva fatto da patrigno e che considerava come un nonno per il piccolo. Sarebbe dovuto essere una sorta di patrigno anche per il piccolo, ma la fiducia conquistata nel tempo è svanita in un attimo.
L’uomo tortura e uccide il bimbo con una spazzola per barbecue. Il bimbo di soli due anni, Robert, è stato sottoposto a terribili torture e violenze che ne hanno provocato il decesso. È morto dopo soli tre giorni di ricovero. Il suo carnefice è Raymond Matthew Brittle (in foto), 40enne del Maryland. L’uomo è stato incriminato insieme alla moglie Melissa, 37 anni. Adesso, rischia fino a 55 anni di carcere. Stando ai risultati dell’autopsia, le violenze sarebbero cominciate sei mesi prima della morte della giovanissima vittima, avvenuta lo scorso settembre. Il patrigno si sarebbe arrabbiato perché Robert non voleva mangiare.
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Lo ha afferrato per la testa e strattonato ripetutamente. Poi, con una spazzola per il barbecue, avrebbero strofinato i denti del bimbo provocandogli profondi tagli. Infine, lo ha picchiato con una cintura e preso a calci. Il medico legale ha però accertato la presenza di altre ferite. L’uomo deve rispondere di abusi su minori, omicidio di secondo grado e aggressione. Anche la moglie è stata incriminata: avrebbe assistito e preso parte alle torture.
“Gesù disse ai suoi discepoli: “E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per colpa del quale avvengono! Sarebbe meglio per lui che gli si legasse al collo una macina da mulino e si gettasse nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State ben attenti.” Luca 17, 1-3