Omicidio Sarah Scazzi, Michele Misseri continua a dichiararsi colpevole
Nuove dichiarazioni di Michele Misseri rilasciare alla vigilia del processo di appello per l'omicidio di Sarah Scazzi. Michele parla alla giornalista di Quarto Grado
E’ una delle storie di cronaca che ha fatto discutere di più in Italia. Purtroppo una ragazzina di sedici anni Sarah Scazzi non c’è più. In carcere stanno scontando la pena per il suo omicidio Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Ma fuori, nella sua villetta di Avetrana, Michele Misseri continua a dirsi colpevole di questo omicidio e non sconta la sua pena in cella. Per lui un’accusa c’è, quella di occultamento del cadavere ma per la giustizia italiana Michele non è un assassino. Ai microfoni della giornalista Ilaria Cavo, Misseri ha rilasciato le sue ultime dichiarazioni a poche ore dal processo d’appello. Lo abbiamo quindi rivisto ieri sera a Quarto Grado.
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Michele ha dichiarato alla giornalista di Rete 4 di voler approfondire quello che gli è successo 4 anni fa. Secondo il suo parere è successo qualcosa che neppure lui sa spiegare e per questo vorrebbe il parere di uno psichiatra. Ci sarebbe qualcosa di strano nella sua mente. Commenta così l’inizio di questo nuovo percorso: “Non so come andrà a finire questo processo. Ho un po’ di fiducia… non troppa. Qualcosa penso che cambierà. Vado in aula con angoscia, con la paura che ci siano altri condannati… Non io, tanto per me non conta niente. Spero sempre che Dio ci aiuti, più loro che me. Può essere che mi aiuti… Cristo è morto per noi sulla croce… per i peccatori“.
Michele dice inoltre di aver sognato Sarah. Sua nipote in sogno lo avrebbe chiamato zio assassino. Ecco come commenta poi una telefonata tra lui e Sabrina: “La notte del mio arresto, mentre ero in caserma, Sabrina al telefono mi disse: “Non potevi dirmi che sei stato tu?”. Io le risposi: “Tanto non ci vediamo più!”. A me farebbe piacere riascoltare questa registrazione in aula. Dimostra che Sabrina non sapeva niente… nemmeno Cosima né Valentina. Io non mi sono confidato con nessuno. Da quel giorno non ho più sentito la voce di Sabrina”.
DALL’ARTICOLO: “Michele dice inoltre di aver sognato Sarah. Sua nipote in sogno lo avrebbe chiamato zio assassino.”
Michele quando andrà dal psichiatra vedrà che ricorda meglio: Sua nipote in sogno lo avrebbe chiamato zio becchino e avrebbe pure aggiunto, digli alla zia e a Sabrina che confessino l’omicidio! Almeno per rispetto di mia Madre.