Brittany Maynard è morta: si è suicidata con dignità
Sabato 1 novembre era la data annunciata per la sua morte e così è stato: Brittany Maynard si è spenta in casa sua, circondata dall'amore dei suoi cari. Espolde il dibattito sull'eutanasia
Come annunciato questo week end è morta Brittany Maynard: la 29enne americana malata terminale di cancro al cervello aveva scelto di suicidarsi richiedendo l’eutanasia. Amava troppo la vita per ridursi a condizioni disumane di fronte alle persone che l’amavano: ha preferito mantenere in tutti il ricordo di una bella ragazza sorridente. La sua storia come una favola aveva commosso tutto il mondo ma si sapeva dall’inizio che non ci sarebbe stato il lieto fine.
LA STORIA DI BRITTANY CHE HA COMMOSSO IL MONDO
In questi giorni la sua decisione ha fatto il giro del web suscitando un forte dibattito tra favorevoli e contrari all’eutanasia. In molti avevano puntato il dito contro questa morte che si stava trasformando, con l’avvicinarsi del termine, ad uno show mediatico (il suo video ha raggiunto circa 10 milioni di visualizzazioni su Youtube). Ma in tutto il mondo la maggior parte dei commenti è stata di vicinanza e di ammirazione per questa giovane e di sostegno per la sua famiglia, che l’ha accompagnata in questo difficile momento senza mollarla un solo istante. Fino alla sua morte Brittany ha ribadito che non ha scelto di morire: quello purtroppo è stato il destino a sceglierlo per lei. Lei si è limitata a decidere quando e soprattutto come, invece di aspettare inerme che il cancro la consumasse. Secondo quanto riferito da Sean Crowley, un portavoce dell’associazione Compassione e Scelta, Brittany è morta nella sua casa sabato 1 novembre. Barbara Lee Coombs, presidente dell’organizzazione che ha sostenuto Brittany, l’ha salutata ricordando che lei “è morta, ma il suo amore per la vita e la natura, la sua passione e il suo spirito continuano a vivere“. Speriamo che il suo sacrificio sia servito a sensibilizzare l’opinione pubblica su queste forma molto aggressiva di tumore al cervello e a spingere chiunque a donare quanto nelle sue possibilità alla ricerca.
BELGIO: EUTANASIA ESTESA ANCHE AI MINORENNI