Economia

Contratti a progetto addio, cambiano le partite iva: le novità

La riforma del lavoro introduce cambiamenti importanti in tema di contratti a progetto e partite iva. Ecco le maggiori novità al vaglio

Tra i punti della riforma del lavoro che interessano più da vicino i giovani precari ci sono le novità in tema di contratti di collaborazione a progetto e partite iva. Che cosa cambierà se dovesse passare il testo al vaglio del Parlamento? L’obiettivo dichiarato della riforma è quello di imporre il contratto a tempo indeterminato come normalità e non come eccezione come succede oggi. Mentre i sindacati si concentrano sull’abolizione contestata dell’articolo 18, il ministro del Lavoro Poletti ha pronosticato in maniera provocatoria “solo il 17% dei contratti è a tempo indeterminato e se andiamo avanti così il problema dell’articolo 18 si risolve da solo”.

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Da questa prospettiva è verosimile che nella riforma del lavoro i contratti a progetto e i co.co.co. siano cancellati tout a court. Novità importanti anche per quanto riguarda giovani imprenditori e liberi professionisti. Il regime delle partite Iva subirà cambiamenti drastici. L’obiettivo che guida la riforma è quello di riconoscere sempre maggiori tutele ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Resta però da capire in che modo concretamente si interverrà sulle partite iva e in particolare sul regime dei minimi senza compromettere le tutele dei giovani imprenditori ma anzi prevedendo per gli stessi maggiori garanzie e agevolazioni di quelle attualmente disponibili. Si attende anche di sapere quale forma contrattuale sostituirà l’attuale contratto a progetto e in che modo sarà esente dal rischio di strumentalizzazioni e fittizie collaborazioni. Altro tema cruciale resta quello del possibile inserimento del Tfr in busta paga, che al momento viene ipotizzato come diritto a discrezione del lavoratore. A conti fatti alcuni economisti hanno dimostrato che si tratta di una soluzione non vantaggiosa sebbene nasca per incentivare i consumi e rimettere in moto l’economia.

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