L’avviso di chiamata diventa a pagamento per Tim e Vodafone
L'avviso di chiamata diventa a pagamento. Da oggi non sarà più gratuito per gli utenti Tim e Vodafone
L’avviso di chiamata diventa a pagamento per tutti gli utenti Tim e Vodafone. Entrato in vigore ormai anni or sono, è sempre stato un servizio gratuito, ma dal 21 luglio per chi fruisce delle compagnie telefoniche Tim e Vodafone le cose cambieranno. Ogni qual volta il telefono non prende o è spento, quando c’è rete o lo accendiamo, riceviamo un sms dalla nostra compagnia telefonica che ci indica chi ci ha chiamato e quando. Tale servizio è da sempre stato gratuito, ma a quanto pare a breve non sarà più così per molti. I clienti dei suddetti gestori hanno ricevuto un messaggio che li informa sul perché il servizio di avviso di chiamata ricevuta – e non solo – sta per diventare a pagamento. Dal 21 luglio, Tim e Vodafone si faranno pagare per i servizi di avviso Lo Sai/Chiama Ora e Recall/Chiamiami, fino a ora gratuiti.
Per i clienti Vodafone, il nuovo avviso di chiamata costerà sei centesimi al giorno. Questo significa che per chi vorrà usufruire sempre di questo “privilegio”, dovrà spendere 21,90 euro l’anno. I clienti Tim pagheranno un importo fisso di 1,90 euro ogni 4 mesi: in totale 7,60 euro all’anno. È facile prevedere come gli alti costi (soprattutto di Vodafone) faranno sì che molti utenti cambieranno gestore. Esiste un servizio chiamato Whooming che fa le stesse cose ed esiste sia un sito che un’app che fa le stesse cose ed è possibile scoprire il numero anche di chi fa telefonate anonime.
Samrtphone a prezzi bassi – LEGGI QUI
Per chi invece volesse mantenere il gestore, ma non usufruire più di questo servizio, sarà possibile fare la disattivazione. Il servizio diventa a pagamento e chi non lo vuole può rivolgersi al 40920 per chi ha Tim e 42070 per chi ha Vodafone. La notizia ha fatto storcere il naso a non pochi consumatori e ancora non è diventata famosa per ricevere un dibattito appropriato. Sta di fatto che questa decisione gioverà sì sulle casse delle compagnie, ma non sulla loro reputazione, che è assai più importante. L’avviso di chiamata dal 21 luglio diventa a pagamento e avete meno di un mese per adeguarvi o decidere come meglio ritenete.