Omicidio Yara, il DNA non basta per incastrare Bossetti: mancano movente e arma del delitto
Il test del DNA non basta per incastrare il sospettato. Il caso dell'omicidio di Yara Gambirasio si complica di nuovo. Bossetti potrebbe non essere l'assassino: mancano movente e arma del delitto
Il caso dell’omicidio di Yara si complica. Il DNA non basta per incastrare Massimo Giuseppe Bossetti: mancano il movente e l’arma del delitto. L’unica certezza sul caso dell’omicidio della piccola Yara è il test del DNA. La compatibilità di Bossetti con l’autista di Gorno è l’unica cosa che resta indiscussa. Per il resto, mancano il movente e l’arma del delitto. Il DNA è un indizio o una prova? E perché il materiale biologico di Bossetti si trovava su leggins e gli slip di Yara? Questi i nodi ancora da chiarire per incastrare (o rilasciare) Massimo Bossetti. La difesa punta proprio su questo.
Gli inquirenti infatti non sanno dare una spiegazione precisa ai fatti. La difesa potrebbe quindi eccepire su questo e altro. Le tracce da analizzare dovrebbero essere prelevate in un ambiente non contaminato: il corpo di Yara è rimasto all’aperto, nel campo di Chignolo d’Isola, per tre mesi. Inoltre, negli indumenti e nei polmoni della ragazza sono state ritrovate delle polveri riconducibili a calce: materiale usato nell’edilizia.
Bossetti è l’assassino – LEGGI QUI
Gli investigatori hanno escluso che la 13enne le abbia inalate in casa, in palestra e nel luogo dove è stata ritrovata morta. Bossetti fa il muratore, ma anche il padre di Yara lavora nel campo dell’edilizia come geometra. Il telefono di Yara non è stato ritrovato e non sono stati accertati contatti tra i due. Si cerca di accertare la ricostruzione dle fratello di Yara.
Il presunto assassino pedinava la 13enne – LEGGI QUI
Dice che la pedinava un uomo con la barbetta – fisionomia di Bossetti – ma dice anche che il pedinatore era in carne (e l’uomo è magro). Dunque, rimane cotnraddittoria anche la versione del fratello della giovane. Insomma, sono molti i misteri da accertare sul caso di questo terribile omicidio. Mancano il movente e l’arma del delitto.
L’alibi del muratore non regge – LEGGI QUI
Intanto, il presunto killer ha avuto un malore in carcere, forse tachicardia. Non è stat ocomunque necessario l’intervento del 118.