Mondiali 2014: caos scioperi in Brasile, partite a rischio?
Sarà stasera alle 22 (ora italiana) il fischio di inizio dei Mondiali 2014: ma questa coppa del mondo in Brasile rischia di essere ricordata per il caos e le polemiche. Alcuni scioperi compromettono il regolare svolgimento delle partite
Mancano poche ore al fischio di inizio dei Mondiali 2014: questa sera alle 22.00 (ora italiane, le 17 a San Paolo) scenderà il campo proprio il Brasile per la partita di apertura. Ma in tutta la nazione continuano manifestazioni e scioperi che rischiano di compromettere il regolare svolgimento della manifestazione sportiva internazionale. Internet fa da eco alla voce dei manifestanti alimentando il clima di insofferenza in tutta la nazione. Per il 60% dei brasiliani i Mondiali altro non sono che una spesa ingente che toglie fondi a priorità del Paese. Alcune partite sono a rischio cancellazione?
PRIMA PARTITA MONDIALI 2014: LA PROGRAMMAZIONE RAI
Vediamo nel dettaglio la situazione attuale in quelle che sono le zone più critiche. Da questa mattina, e per 24 ore, incroceranno le braccia i dipendenti dei tre aeroporti di Rio de Janeiro (oltre a quelli di Rio si fermano anche gli scali di Galeao, Santos Dumont e Jacarepaguà). Alla base delle motivazioni dello sciopero troviamo la richiesta del rinnovo del contratto collettivo di lavoro.
Le conseguenze del blocco degli scali in una giornata importante come questa per i Mondiali sono intuitive. L’agenzia brasiliana per l’aviazione civile (Anac) per cercare di arginare i danni ha fatto sapere che le compagnie aeree “potranno avvalersi di piani d’emergenza elaborati per i Mondiali”.
La partita di stasera si svolgerà regolarmente anche perché a San Paolo, dove appunto è previsto l’incontro tra il Brasile padrone di casa e la Croazia. Lo sciopero dei lavoratori della metro in programma per oggi è stato infatti disdetto. Ma in città oggi dalla fermata della metro Carrao partiranno due cortei e non è esclusa la presenza di black bloc.
Dilma Roussef per mantenere l’ordine metterà in strada 180 mila uomini, tra esercito, intelligence e forze di polizia (ci saranno anche agenti delle Tropas de Elite, specializzate in azioni antiterrorismo). Sarà il Mondiale della discordia e della polemica?
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