Sindacato Lavoratori Comunicazione: la Cgil proclama uno sciopero generale
Il Slc Cgil ha indetto il prossimo sciopero generale che si terrà a Roma il 4 giugno. I lavoratori dei call center chiedono al governo Renzi un intervento normativo sulla disciplina a tutela del settore del telemarketing
Sciopero Generale il 4 giugno 2014– Il prossimo 4 giugno gli operatori di telemarketing di tutta Italia si incontreranno a Roma.Incroceranno le braccia e chiederanno al Governo un intervento normativo adeguato alla disciplina comunitaria.
Già a suo tempo, gli altri Paesi della Comunità puntualmente avevano recepito la normativa europea, così come è previsto che avvenga, a tutela dei lavoratori. In Italia, sebbene la direttiva in questione sia datata 2011, ad oggi non risulta nessun adeguamento legislativo alla Direttiva 23 Comunità Europea . Eppure non si tratta di avanzare richieste fantasiose. I lavoratori dei call center chiedono semplicemente maggiore tutela. E legittimamente pretendono l’introduzione, anche in Italia, della recente normativa comunitaria prevista per migliorare la condizione lavorativa all’interno dei call center . Si tratta di una situazione problematica che accomuna tutte le regioni italiane, nessuna esclusa. L’Italia unita da uno sciopero generale. Giorni fa, in Calabria si è tenuto un incontro propedeutico al 4 giugno tra gli esponenti del Slc Cgil , Daniele Carchidi insieme al segretario nazionale Massimo Cestaro . Alla riunione erano presenti anche i lavoratori dei maggiori call center del catanzarese, dalla società Planet Group s.r.l., alla società per azioni di Abramo Holding. Diverse sono state le testimonianze dirette volutamente a sottolineare la situazione precaria che da sempre, da che mondo è mondo, si respira in ”postazione”. Il comune operatore call center è consapevole che la propria prestazione lavorativa non è affatto proporzionata alla retribuzione ottenuta. Molteplici sono state le preoccupazioni manifestate da chi il settore lo conosce bene. Un ambito lavorativo notoriamente precario. Lo sciopero generale del 4 giugno è un evento culmine di una serie di precedenti iniziative di protesta. Stando alle statistiche, la Calabria è la regione che più di tutte spicca per numero di prestatori di lavoro impiegati nel settore del telemarkrting. Ma, a bene vedere, il problema del basso salario non è l’unica questione da ri-disciplinare. A questo aspetto economico si aggiunge anche il recente fenomeno della delocalizzazione. L’impresa commerciale, spesso e volentieri, crea piccole filiali estere. E la ragione appare più che ovvia. Negli altri Paesi, nei paesi esteri, il costo per il mantenimento societario è basso e conveniente. E così gli imprenditori italiani preferiscono investire fuori casa a svantaggio dell’economia della madre patria. Come si fa a dargli torto? La mobilitazione di mercoledì 4 giugno non sarà l’ultima degli appuntamenti di protesta. Di sicuro sarà uno dei più importanti anche per la partecipazione e l’affluenza prevista. Solo dalla Calabria partiranno 10 corriere alla volta della capitale dove, i lavoratori impiegati nel settore del telemarketing, sfileranno pacificamente per le strade romane fino al raduno conclusivo di Piazza S.S. Apostoli.